Vespa PK: doppia aspirazione o singola?

    vespa pk
    Ciao Pier! Ho una Vespa PK50 XL che vorrei elaborare per ottenere buone prestazioni.

    Vorrei montare un kit Polini 115 cc (57.5×43) o un 102 (55×43) doppia alimentazione (qual’è meglio?), una primaria 22/63 denti dritti, frizione 4 dischi, scarico Proma, carburatore 19/19 e relativo collettore; albero motore originale con spalla anticipata secondo le indicazioni Polini.
    Potrebbe essere una configurazione valida? Volevo chiederti se è il caso di lavorare anche la valvola sui carter e, se montando un cuscinetto a rulli dal lato volano, si possono ottenere incrementi di potenza o affidabilità.
    Infine volevo chiederti che differenze ci sono tra una primaria a denti elicoidali con parastrappi ed una a denti dritti in alluminio senza parastrappi. Sarebbe anche il caso di “modificare” la luce di scarico, visto che mi sembra un po’ piccola?
    Roberto
     
    Le modifiche a doppia alimentazione hanno avuto grande fortuna commerciale negli anni ’80, poi sono state dimenticate nel tempo in quanto si ottengono prestazioni superiori o lavorando solo sull’aspirazione originale, o montando un cilindro lamellare integrale.
    La modifica più adatta alle tue esigenze è la Polini alesaggio 57,5 mm, 115 cc, che è caratterizzata da un’eccellente curva di coppia sin dai bassi regimi. La trasmissione primaria più adatta a questa trasformazione è la 21/62 a denti dritti. Le trasmissioni a denti elicoidali sono meno rumorose, ma assorbono molta più potenza di quelle a denti dritti. Come anticipo dell’albero motore, il consiglio è di seguire le indicazioni fornite dalla Polini: rappresentano il miglior equilibrio tra potenza ai bassi e agli alti regimi. 
    Il cuscinetto a rulli sul lato volano è una soluzione molto valida sulla Vespa e permette di ridurre il rischio di rottura del cuscinetto standard. Molti preparatori, da anni, usano questo stratagemma con enormi vantaggi prestazionali e di affidabilità.
    Riguardo alla modifica della luce di scarico, montando una marmitta Proma il consiglio è di non toccare la larghezza, ma di realizzare un profilo piatto della parte superiore della luce stessa, in modo da poter sfruttare al massimo i benefici dell’effetto blow down.