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Video tragedia del Mottarone, l’avv.della famiglia di Eitan: “Non è giornalismo, sto preparando una diffida”

Giuridicamente è un argomento abbastanza complesso ed ingarbugliato: stabilire cosa è ‘lecito’ e cosa no nell’ambito del diritto di cronaca, apre una discussione che rischia di inchiodarci qui per ore.

Si legge in sintesi: ‘Il diritto di cronaca ha dei limiti, quindi non può essere sempre esercitato. La notizia non deve essere diffamazione, deve raccontare fatti veri, con un linguaggio adeguato, deve essere di interesse pubblico e attuale. In ogni caso deve rispettare il diritto all’oblio’.

Premesso che spesso, di contro, quando si è per così dire ‘abusato’ del diritto di cronaca, si è addirittura scivolati nella ‘diffamazione’, ci fermiamo qui: non è questo ora ciò che ci interessa.

Forse il video della tragedia del Mottarone sovrappone il ‘diritto di cronaca’ al buonsenso

Ora, a ‘scomodare’ questi fini intendimenti giuridici è quanto accaduto in merito alla tragedia del distacco della cabinovia della tratta del Mottarone, il cui drammatico, orribile video dell’incidente, ieri è finito nelle pagine d’informazione di ‘quasi tutti i dispositivi dei media’. Intendiamoci, ‘giornalisticamente’ (anche se con abbastanza ritardo), è ‘purtroppo’ accettabile perché, seppure con raccapriccio, rivela quanto accaduto. Però, visto che, diversamente dai delitti irrisolti o eventi di rilevanza straordinaria (un attentato, una sciagura climatica), in questo caso il video mostrato non aveva di per se ‘ragioni chiaramente esplicative’ (purtroppo sapevamo bene tutto, ed individuato sia i responsabili che le ‘ragioni tecniche’), probabilmente in questo caso, a vantaggio della ‘pubblica morbosità’ (tanto in auge sui social), è stato forse sacrificato più che altro il ‘buonsenso’.

Del resto, assistere oggi, dopo diverse settimane, ad un video che in realtà poco aggiunge alla tragedia, se non ulteriore dolore, a nostro giudizio non era poi così importante.

Il legale della mamma del piccolo Eitan: “Non è giornalismo è alimentare la morbosità”

Un fatto che sicuramente creerà un precedente in quanto, l’avv. Franz Sarno, che rappresenta i familiari della mamma del piccolo Eitan (la signora Tal Peleg), oggi ha annunciato: “ho visto il video e mi sono indignato, è una cosa vergognosa.  Questo non è giornalismo è solo alimentare la più bieca curiosità morbosa”. Poi, incalza il legale, “Non è diritto di cronaca, non è utile, non serve per informare le persone, serve solo per alimentare un desiderio pettegolo, come quello di chi si ferma per osservare un incidente. Ieri ho immediatamente scritto una mail piuttosto dura al procuratore di Verbania Olimpia Bossi e al sostituto Laura Carrera e devo dire che sono state molto corrette e mi hanno subito risposto’’.

Il legale della mamma del piccolo Eitan: “Sto preparando una diffida contro chi ha pubblicato il video”

Dunque, ha avvertito l’avv. Franz Sarno, “Sto preparando una diffida da mandare alla Rai e a tutte gli altri organi televisivi che hanno pubblicato il filmato per diffidarli dal farlo ancora perché immagino quale sia il dolore terribile e agghiacciante di chi ha perduto i propri cari e vede gli ultimi momenti. Inoltre alla dottoressa Bossi ho sottolineato che quegli atti erano sotto sequestro e quindi non possono essere utilizzati fintanto che non c’è un’udienza preliminare. Non si capisce, quindi, perché io avvocato non avevo l’accesso agli atti e invece i media li avevano già in mano’’.

Già, chissà come mai, ‘puntualmente’, video, intercettazioni, foto e ‘notizie riservate’ finiscano in mano ai media, questo è un altro discorso che andrebbe ugualmente approfondito…

Max