VOLKSWAGEN: LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE ACCURATE VERIFICHE. IN ITALIA PREOCCUPANO ANCHE LE RIPERCUSSIONI OCCUPAZIONALI DELLO SCANDALO

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    Mentre imperversa il momento più buio mai vissuto dalla storica (soprattutto per affidabilità) casa automobilistica tedesca, come previsto, l’amministratore delegato Volkswagen, Wintrkorn, ha dato le sue dimissioni. Dal canto suo, mentre proseguono le richieste di verifica da ogni angolo del mondo circa il malfunzionamento della centralina ’civetta’ sulle emissioni inquinanti (11 milioni i veicoli coinvolti da questa tara), la Commissione Europea “accoglie con favore le indagini avviate in alcuni Paesi e invita tutti gli Stati membri a svolgere le indagini necessarie e riferire” gli esiti all’esecutivo comunitario che “discuterà con loro come coordinarle al meglio e agevolerà lo scambio di informazioni”. La Volkswagen ha ammesso di aver falsato i test sulle emissioni inquinanti montando la centralina (soltanto?) sulle auto destinate al mercato Usa. E a tal proposito, l’esecutivo europeo “sta prendendo molto sul serio la questione – spiegano –  e vogliono a fondo della questione: dobbiamo avere la certezza che le aziende rispettino scrupolosamente le regole, sulle frodi abbiamo tolleranza zero”. Dal canto suo il governo italiano ha chiesto alle autorità tedesche e agli omologatori, verificando con grande scrupolosità le vetture vendute nel nostro Paese dal colosso tedesco. “Abbiamo chiesto di sapere quali autovetture sono state potenzialmente esposte a questo inganno – ha spiegato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio – Ovviamente faremo di tutto per tutelare la salute dei nostri cittadini”. Perplessità espresse anche dal ministro per l’ambiente Gianluca Galletti“Vogliamo sapere se la prassi utilizzata negli Stati Uniti è stata utilizzata anche per l’Europa, e in particolare per l’Italia. Siamo in attesa di chiarimenti”, ha spiegato, pensieroro per gli eventuali danni ambientali e occupazionali. “Credo che questo sia il momento di rivedere a livello europeo il sistema dei controlli delle emissioni”. Un’improvvisa, e a questo punto inevitabile, crisi della Volkswagen, si ripercuoterebbe inevitabilmente anche in termini occupazionali: “È importante fare velocemente la massima chiarezza, anche con i vertici dell’azienda, su quello che è successo e su quelle che possono essere le ripercussioni”, ha sottolineato Federica Guidi, ministro dello Sviluppo economico “Se quello che sembra emergere, per altro già confermato dai vertici dell’azienda, verrà confermato è certo che c’è un quadro di grande gravità”, ha aggiunto.

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