Voti comprati a Torre del Greco: smantellata banda

    Scattano le manette a Torre del Greco, alle porte di Napoli, per un caso di compravendita di voti comprati con posti di lavoro garantiti o addirittura generi alimentari. Sono 14 le misure cautelari che sono state eseguite questa mattina nei confronti di un vero e proprio sodalizio criminale, stanziato nel Comune alle pendici del Vesuvio: fra le persone coinvolte spiccano i nomi di due funzionari attualmente sotto indagine.

    Voti comprati a Torre del Greco, i reati contestati 

    I carabinieri hanno quindi perfezionato oggi 14 misure cautelari rivolte ai membri di una banda di Torre del Greco, nel napoletano, per la responsabilità di voti comprati a costi che, qualora esistesse un prezzo per la preferenza in sede elettorale, potrebbero tranquillamente essere considerati anche risibili. In base a quanto definito dall’accusa, i voti comprati dal gruppo sarebbero stati ottenuti mediante il pagamento di cifre che vanno tra i 20 e i 35 euro, oppure scambiando la preferenza con posti di lavoro in progetti della regione Campania o addirittura corrispondendo beni alimentari. Fra le persone coinvolte due funzionari, dei quali uno è ora agli arresti domiciliari, mentre l’altro ha subito il divieto di dimora nella regione. Nel dettaglio, un candidato avrebbe goduto dell’elezione al Consiglio comunale, ottenendo i voti necessari grazie alla “spinta” per far assumere cinque soggetti a tempo determinato in una ditta che gestisce il servizio di nettezza urbana; su di un altro consigliere, invece,  pende l’accusa di favoreggiamento e rivelazione di segreto d’ufficio, questo perché ritenuto responsabile di aver fatto da “palo”, ovvero di aver allertato prontamente alcune persone che, davanti ad un seggio, stavano comprando dei voti, nel momento in cui sopravveniva un controllo delle forze dell’ordine. I carabinieri di Torre del Greco e il Gip di Torre Annunziata contestano ai 14 interessati della misura, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio elettorale, voto di scambio elettorale, attentati contro i diritti politici del cittadino, rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio, favoreggiamento e detenzione illegale di armi da sparo comuni e da guerra.