‘ERA UNA RISPOSTA SBAGLIATA A UNA ESIGENZA GIUSTA’, IL PREMIER GENTILONI SULL’ABROGAZIONE DEI VOUCHER DAL 1 GENNAIO 2018. POLETTI: ‘NON ERAVAMO IN GARA CON LA CGIL’

    voucher_lavoro_1217.jpg (1200×684)

    “I voucher erano diventati uno strumento gradualmente deteriorato che aveva gradualmente modificato le intenzioni iniziali per le quali era stato introdotto. Era una risposta sbagliata a una esigenza giusta”. Così il premier Paolo Gentiloni, commentando l’abrogazione dei buoni lavoro impiegati per remunerare i lavori occasionali, con decorrenza dall’1 gennaio 2018, allo scopo di consentire l’esaurimento dei voucher già acquistati. Così, dopo mesi di infinite diatribe, varando un dl ad hoc, il Consiglio dei ministri ha soppresso i tre articoli (48,49 e 50), del Jobs Act del 2015. Ovviamente, alfine di rendere meno ‘indigesta’ l’abrogazione dei voucher, nel Dl sono state inserite anche le nuove norme sugli appalti per il reinserimento del principio di solidarietà tra committente e appaltatore. L’atto finale di oggi, segue l’approvazione dell’emendamento del Pd al ddl unico di riordino del lavoro accessorio per cancellarli, da parte della commissione Lavoro della Camera. Così il testo del provvedimento è stato immediatamente recepito dal governo ed inserito nel decreto legge, ‘disinnescando’ così la parte del referendum, fissato per il 28 maggio, che interessa i buoni. “L’italia non aveva certo bisogno nei prossimi mesi di una campagna elettorale su temi come questi”, ha aggiunto ancora Gentiloni, “Questa decisione è coerente con l’orientamento maturato nelle ultime settimane anche in Parlamento”, ha poi continuato il presidente del Consiglio paventando il rischio di “dividere strumentalmente il Paese e di un errore e un danno per l’Italia” in caso di campagna referendaria. Dal canto suo, sorpreso dalla domanda se nonostante tutto avesse vinto la Cgil, il ministro del lavoro Giulio Poletti ha ritenuto doveroso sottolineare che “Non era in campo una gara tra governo e Cgil né con nessun altro ma piuttosto come questo paese regola le norme sul lavoro. Era già abbastanza chiaro che si rendeva necessaria una drastica riduzione dei voucher ed essendo sul tavolo un referendum abrogativo si è andati in quella direzione”. Ora però la nuova ‘mission’ è quella di adottare un nuovo strumento con cui rispondere alle necessità effettive del lavoro occasionale: “Apriremo al più presto il confronto con le parti sociali- ha anticipato Poletti –  D’altra parte un tavolo generale sul lavoro è già in corso e si potrà inserire questa riflessione. I voucher d’altra parte non sono responsabilità di questo governo per questo il modo più efficace di riscriverli era abrogarli”.

    M.