‘LE DONNE SONO PIÙ DEBOLI E MENO INTELLIGENTI DEGLI UOMINI, DEVONO GUADAGNARE MENO’, L’INTERVENTO CHOC DELL’EURODEPUTATO POLACCO JANUSZ KOWIN-MIKKE

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    “Sapete quante donne ci sono tra i primi cento giocatori di scacchi al mondo? Ve lo dico io, Nessuna. Le donne dovrebbero guadagnare meno degli uomini, perché sono più deboli, più piccole, meno intelligenti”. Un intervento choc quello dell’eurodeputato polacco Janusz Kowin-Mikke, noto per le sue opinioni spesso razziste, sessiste e antisemite. In realtà, riporta ‘El Pais’, l’esempio secondo cui le donne non figurano tra i migliori giocatori di scacchi è vero ma per una questione di rapporto numerico rispetto agli iscritti, che una donna ogni 14 uomini. Europarlamentare indipendente dal 2014, il polacco ha letteralmente gelato seduta plenaria, suscitando il legittimo disappunto di molti parlamentari come la socialista spagnola Iratxe Gacia, con la quale Kowin-Mikke ha dato vita a un acceso dibattito. La deputata del Psoe ha immediatamente replicato alla brutta accusa: “Senta, secondo le sue teorie, io non avrei alcun diritto di essere qui come deputato – ha affermato la Gacia – E so che fa male e la preoccupa sapere che oggi le donne possono essere rappresentare i cittadini come voi. Vengo qui per difendere le donne europee da uomini come lei”. Vibrata anche la protesta dell’italiano Gianni Pittarella, leader dei socialisti, che ha invocato “una punizione esemplare contro le vergognose dichiarazioni di Korwin-Mikke che vanno contro i principi di uguaglianza di genere di questo luogo.” Dal canto suo, non senza imbarazzo, il presidente del Parlamento Europeo,Antonio Tajani, ha annunciando un’indagine sul politico polacco. La discussione europarlamentare era incentrata sul divario salariale tra uomini e donne, che rappresenta il 16% della media europea. La percentuale di donne parlamentari europee è aumentata nelle ultime legislature dal 16% nel 1979 al 37% di oggi, anche se il gentil sesso è ancora una minoranza. E dire che, per statuto, il Parlamento Europeo tra i suoi principi fondamentali annovera la difesa dell’uguaglianza.

    M.