’UBRIACA FRADICIA TI HANNO STUPRATO? E’ IL MINIMO’: IL POST DA INCUBO DI UN PARROCO

    Nei giorni scorsi ha destato grande stupore la denuncia di una 17enne bolognese, che ha raccontato di essere stata violentata da un magrebino all’interno di un vagone fermo in stazione, dopo che questi vedendola completamente ubriaca, si era offerto di accompagnarla a casa. Una vicenda ancora da tutta da verificare, sulla quale gli inquirenti stanno ancora indagando. Nel frattempo però la storia ha girato in tutti i social scatenando come sempre le diverse fazioni. Ora, a stupire, fra i tanti utenti che hanno voluto dire la loro in merito, un post dove si legge: “Tesoro a questo punto svegliarti semi-nuda è il minimo che ti possa accadere, mi dispiace ma, se nuoti nella vasca dei pirana non puoi lamentarti se quando esci ti manca un arto (…) Ma dovrei provare pietà? No!” Chi sceglie la cultura dello sballo lasci che si divertano anche gli altri. La dobbiamo piantare!! A voi giovani, ragazzi e ragazze: ma non lo vedete che vi fanno il lavaggio del cervello?!? Ve lo state facendo mettere in quel posto e dite loro pure grazie!”. Un ’giudizio’ opinabile e personale che ha però giustamente scatenato le ire dei ’naviganti. Anche per il modo in cui è stato ’costruitto’: “Cioè, tesoro mi dispiace ma 1) frequenti piazza Verdi (che è diventato il buco del cu*o di Bologna!!! e a tal proposito Merola sempre sia lodato!) 2) Ti ubriachi da far schifo! Ma perché? Se hai la (sub) cultura dello sballo sono solo ca**i tuoi poi se la mattina dopo ti risvegli chissàddove. Io in 50 anni mi sono sempre risvegliato nello stesso letto (il mio). 3) E dopo la cavolata di ubriacarti con chi ti allontani? Con un magrebino? Notoriamente, soprattutto in piazza Verdi, veri gentleman, tutti liberi professionisti, insegnanti, gente di cultura, per bene. Adesso capisci che oltre agli alcolici ti eri già bevuta tutta la tirata ideologica sull’accogliamoli tutti?”. In realtà ciò che ha innestato le durissime reazioni del popolo di Facebook, è che a scrivere tutto questo sia stato un uomo di chiesa, tale don Lorenzo Guidotti, parroco di San Domenico Savio, nel popoloso quartiere San Donato a Bologna. Ad indispettire ulteriormente, come ha fatto notare stamane il sito di Radio Città del Capo (che lo ha pubblicato sulla propria pagina), è il fatto che in realtà il post di Don Guidotti non è visibile a tutti, in virtù delle impostazioni sulla privacy inserite dal prete. Un profilo che, già all’apparenza, poco ’sposa’ la causa cristiana e caritatevole: un soldatino Lego vestito da crociato con su scritto “Etiamsi omnes, ego non! Anche se tutti, io no. Se qualcuno pensasse di trasformare la Chiesa cattolica in una delle tante Ong… se qualcuno pensasse di traghettare la Chiesa di Roma verso Lutero (…) beh, non avrebbe proprio capito nulla!”. Insomma una vicenda che certo non aiuta l’immagine dell’istituzione ecclesiastica, fin troppo ’punita’ a casua dei continui e clamorosi ’autogol’ di alcuni suoi rappresentanti…
    M.