32 arresti per mafia a Palermo

    32 arresti per mafia a Palermo: al centro dell’operazione un commercio avviatissimo di cocaina nella Palermo bene. Un vero e proprio Blitz quello che ha prodotto 32 arresti per mafia a Palermo. Sono stati scoperti 200 insospettabili tra i clienti di un intenso traffico di cocaina nella cosiddetta ‘Palermo bene’. Una marea di coca e 32 arresti per uno dei colpi più incisivi alla mafia siciliana. Tra i 200 insospettabili che si servivano di questo traffico anche avvocati, dentisti e commercianti. E venivano addirittura garantite le onsegne a domicilio. I boss reinvestivano i proventi nei bus turistici e nelle forniture di caffè
    Dunque un colpo importante. Nel cuore di Palermo, operava un attivissimo call center, 24 ore su 24. Obiettivo delle transazioni: cocaina. Grande cortesia e consegne a domicilio. La mafia che si eleva a marketing 2.0: succede anche questo nella Palermo di oggi e dopo il blitz che ha portato all’arresto di 32 persone per mafia a Palermo, legati a traffici di cocaina, emerge come questo marketing producesse affari d’oro.
    32 arresti per mafia a Palermo. Marketing della cocaina e clienti eccellenti e insospettabili
    E’ quello che emerge a chiare lettere dal’ultima indagine dei carabinieri del nucleo Investigativo, guidata dalla direzione distrettuale antimafia di Palermo, che ha portato in carcere 32 persone tra boss e gregari del mandamento di Porta Nuova. Il tutto nell’ambito di una corposa rete dei consumatori: ben 200 insospettabili clienti, che contattavano a tutte le ore il call center gestito dalla rete di spaccio del clan. Avvocati, dentisti, architetti, commercianti, imprenditori, ristoratori. La indagine del pool antimafia di Palermo – coordinata dal procuratore Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Salvo De Luca, dai sostituti Maurizio Agnello e Amelia Luise – conferma che i soldi della droga finiscono per finanziare le casse dell’organizzazione mafiosa, in questo caso uno dei clan più influenti di Cosa nostra, guidato dai fratelli Gregorio e Tommaso Di Giovanni. Gli spacciatori lavoravano in turni per garantire una risposta sempre pronta alle richieste. E la clientela era parecchio esigente, e di un certo rango. Tutta, o quasi, appartenente alla Palermo bene.