Home ATTUALITÀ Aspi, Tomasi: “In prima linea per collaborare a stesura nuove norme Mims”

    Aspi, Tomasi: “In prima linea per collaborare a stesura nuove norme Mims”

    “Il rigore con il quale stiamo gestendo il patrimonio infrastrutturale italiano ci ha messo in prima linea per collaborare alla stesura delle nuove norme del Mims e del Consiglio superiore per i lavori pubblici dedicate a ponti, viadotti e gallerie”. A sottolinearlo l’amministratore delegato di Aspi, Roberto Tomasi, in occasione dell’inaugurazione della terza corsia dell’A1 fra Firenze Sud e Incisa. “Il primo passo – ricorda – risale all’aprile 2020, quando il Ministero delle Infrastrutture (Mims) si è dotato di per la prima volta di linee guida per gestire il patrimonio infrastrutturale, seguito poi a giugno dalle linee guida per le gallerie”.  

    “Ora, a oltre un anno di distanza, siamo in grado di confrontare l’esperienza maturata sul campo, con il quadro normativo, per capire se tali previsioni hanno bisogno di miglioramenti o approfondimenti. Per questa ragione abbiamo chiesto dalla primavera l’avvio di un confronto con il Ministero per migliorare le procedure, soprattutto per la gestione della “fase transitoria”, cioè il tempo che intercorre tra il momento in cui viene constatata la necessità di svolgere un determinato intervento e il momento in cui partono effettivamente i lavori”, dice Tomasi. 

    “E’ notizia di questi giorni l’istituzione da parte del Mims di una Commissione permanente che, presso il Consiglio Superiore dei lavori pubblici, si dedicherà proprio alla definizione dei parametri tecnici e normativi per gli interventi sulle opere. Il sistema di chi gestisce le infrastrutture deve essere, infatti, certo delle regole che vengono applicate, per poi poter attuare una programmazione chiara degli interventi. E su questo – sottolinea l’ad di Aspi – continuiamo a confrontarci anche con istituzioni locali e operatori economici, come costantemente facciamo, secondo un approccio di collaborazione e ascolto che, con tutte le difficoltà del caso ci vede in costante dialogo, insieme al Mims, con tutte le Regioni coinvolte, Toscana compresa, naturalmente”.