Banda Bassotti, muore Angelo ‘Sigaro’ Conti

    “Siamo invecchiati fuori, le ossa scricchiolano, siamo operai, contadini, maestri e altro ma per ognuno di noi di fronte c’è il sol dell’avvenir… questo non è cambiato”: così, in una delle ultime conversazioni, la Banda Bassotti riassumeva il proprio animo. Oggi, però, è tempo di condoglianze: Angelo Conti, detto ’Sigaro’, chitarrista e frontman della Banda Bassotti, è passato a miglior vita dopo una breve malattia, a soli 62 anni. I suoi compagni, per celebrarlo, hanno messo un’immagine sull’account Facebook della Banda Bassotti, con un semplice slogan: “Chi lotta non sarà mai schiavo. Ciao Sigaro”. I funerali si sono tenuti, giovedì 13 dicembre, all’ora di pranzo presso il Tempio Egizio al Cimitero Monumentale al Verano, Roma. La camera ardente verrà allestita all’ospedale Gemelli, dove Conti è deceduto. La Banda Bassotti, il cui nome deriva dalla celebre banda di ladri del Paperino di Carl Barks, è stato uno dei più famosi complessi di combat rock romane, sulle barricate dal 1981 con uno ska punk che scacciava via i maleifici ma non la rabbia, quando sorse il primo nucleo, con Gianpaolo ’Picchio’ Picchiami e David Cacchione, di questa ’famiglia’ estesa. Sarebbe poi divenuta una vera e propria rock band più in là, nel 1987, quando l’insolita combriccola di operai decide di far diventare professione quella che prima era considerata solo una distrazione. Il primo incontro avviene nei cantieri romani, scoprono di condividere le stesse idee, di puntare alla realizzazione di una società aperta e partecipe verso gli ultimi. Prendono parte, in prima linea, alle manifestazioni, come il G8. Antifascisti dichiarati, da sempre avversi ai regimi. In modo particolare, i loro singoli riguardano le situazioni di popolazioni come quella palestinese o di nazioni dell’America Centrale come El Salvador o il Nicaragua e, quando ci fù qualche anno fa l’inizio  della guerra in Ucraina, appoggiano i ribelli insorti contro Kiev.