BANDA DI LADRI SCOPERTA GRAZIE A CHIAVE SPEZZATA E TATUAGGIO SUL COLLO

    E’ finita con 4 persone denunciate per ricettazione la vicenda che vede protagonisti alcuni giovani che facevano parte di una banda specializzata in furti d’appartamento. Gli investigatori del Commissariato Fidene – Serpentara, diretti dal dott. Francesco Maria Bova, si sono messi sulle loro tracce dopo aver ricevuto la denuncia di un furto in un’abitazione in via Carlo Dossi, a Talenti. Ingente il bottino: gioielli, argenteria, 3 personal computer, orologi tra cui uno di notevole valore, borse di marca ed una somma di danaro contante. Il dettaglio da cui hanno preso le mosse le indagini è stato fornito dalla denunciante stessa, che ha riferito di aver trovato una chiave spezzata nella serratura della porta d’ingresso. La donna ha poi aggiunto che, come riferitole dalla governante, la mattina stessa del furto una ragazza aveva citofonato con una scusa, spacciandosi per un’amica della figlia. In poco tempo gli agenti sono risaliti all’identità della giovane, rintracciandola nella propria abitazione, dove, a seguito di perquisizione, hanno trovato parte della refurtiva asportata e l’altra parte della chiave spezzata.

    Vistasi scoperta, la giovane, che in quel momento era in compagnia di tre cittadini rumeni sul momento lasciati andare, ha confessato il furto e ha aggiunto che i gioielli sottratti li aveva ceduti ad un negozio di Compro oro, mentre i pc ad un negozio che si trova nel Comune di Fonte Nuova.

    La ragazza ha inoltre chiamato in causa un giovane albanese, di cui ha riferito di conoscere solo il nome, che a suo dire aveva il resto della refurtiva. Dell’uomo la giovane ha dato solo le descrizioni fornendo però il particolare di un tatuaggio sul collo. La giovane, ancora minorenne, è stata denunciata in stato di libertà per ricettazione e affidata alla madre. I poliziotti, allora, si sono messi sulle tracce del presunto complice ma quando, dopo essere riusciti ad identificarlo, sono andati sotto la sua abitazione, hanno trovato i colleghi dell’Arma dei Carabinieri che stavano già facendo una perquisizione su provvedimento  del Magistrato, in quanto lo stesso era sospettato, insieme ad altri complici, di aver messo a segno alcuni furti in abitazione.

    Al termine dei controlli i poliziotti sono andati nella Caserma dei carabinieri e qui, con loro sorpresa, hanno trovato i tre cittadini rumeni che poche ore prima avevano visto a casa della ragazza denunciata, e che erano i tre sospetti complici dell’Albanese.

    Interrogato allora il cittadino albanese con il “famoso” tatuaggio sul collo, gli investigatori hanno avuto conferma di quanto già raccontato dalla ragazza, aggiungendo un’altra sospettata alla lista dei complici. In questo caso ad essere chiamata in causa è stata un’altra ragazza, anch’essa rintracciata e trovata in possesso di altri oggetti asportati dalla casa di via Dossi, quindi denunciata in stato di libertà per ricettazione. Nel corso di una delle perquisizioni effettuate è stato rinvenuto materiale solitamente utilizzato per il confezionamento delle dosi di stupefacente.

    L’ipotesi investigativa, su cui si concentreranno le successive indagini per le eventuali conferme, è che il provento dei furti fosse destinato ad essere reinvestito sul mercato dello spaccio. L’ultimo in ordine di tempo ad essere denunciato per ricettazione, false attestazioni e favoreggiamento, il proprietario del negozio di computer.

    La Redazione