Brexit ok a garanzie legalmente vincolanti

    Brexit ok a garanzie legalmente vincolanti. Londra ha ottenuto un’intesa su backstop e il ritiro. Oggi il voto del Parlamento. Dunque un nuovo capitolo sulla Brexit dopo le ultime controverse dinamiche dei giorni scorsi. Infatti Londra ha ottenuto garanzie “legalmente vincolanti” che hanno a che vedere con il backstop e “rafforzano l’intesa per il ritiro e la dichiarazione politica”. Oggi il voto del Parlamento. Sembrerebbe essere un punto in favore della linea operativa della May che con la Brexit sta combattendo senza interruzioni di continuità. Theresa May ha ottenuto infatti a Strasburgo dai vertici Ue l’inserimento di modifiche “legalmente vincolanti”. Le modifiche si concentrano il backstop (per il confine irlandese) e “rafforzano l’intesa per il ritiro e la dichiarazione politica”. Lo ha dichiarato il ministro britannico David Lidington.

    Brexit ok a garanzie legalmente vincolanti. I dettagli dell’accordo. Parlamento decisivo

    L’accordo legato alla Brexit tra Londa e i vertici Ue, secondo quanto dichiarato dal ministro britannico David Lidington, è stato “migliorato” e sarà sottoposto ai parlamentari prima della seduta della Camera dei Comuni prevista oggi. In poche parole, ha spiegato Lidington questo rappresenta “l’unico accordo” offerto. L’unica exit strategy dalla querelle Brexit appunto. Lidington ha dichiarato anche che la premier Tory, nei suoi colloqui dell’ultim’ora avuti ieri sera a Strasburgo con il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, e con il capo negoziatore di Bruxelles, Michel Barnier, ha stabilito la definizione di “uno strumento condiviso” volto a chiarire la funzione del backstop come un sistema di garanzia destinato a essere a tempo, qualora entrasse in azione. Il vicepremier ha poi ammesso nella sua dichiarazione serale ai Comuni che l’attorney general, Geoffrey Cox, massima autorità legale dell’esecutivo, fornirà il suo giudizio giuridico formale su questo supplemento d’intesa “domani, prima del dibattito” parlamentare destinato a concludersi con un voto, dopo averne esaminato i contenuti “con attenzione”. L’annuncio di Lidington, pur  se non appaghi in tutto e per tutto le esigenze dei falchi più oltranzisti della maggioranza composta da Conservatori e alleati unionisti nordirlandesi del Dup, avrebbe la capacità di far rientrare una buona parte del dissenso in orbita della coalizione. Del resto c’è una componente focale nel negoziato. Theresa May e Jean-Claude Juncker stanno negoziando su alcuni punti per provare di trovare un’intesa che permetta alla Camera dei Comuni di esprimersi favorevolmente sull’accordo Brexit già concluso a fine 2018.