BULLI NEOFASCISTI, PERSEGUITATI DUE STUDENTI di Daniele Russo

    Foto - Bulli  

    Cinque ragazzi di 15 e 16 anni, studenti del liceo artistico in viale Pinturicchio, un gruppetto di buona famiglia, con evidenti inclinazioni verso l’estrema destra, al punto da inventarsi una sigla: BRN, ovvero Brigata Roma Nord. I fatti risalgono ad un anno fa: i cinque studenti sono stati denunciati per lesioni, minacce e violenza privata ma le indagini sono ancora in corso. L’inizio della storia però, non è a sfondo politico: un giovane, aggredito poi insieme ad un amico che voleva difenderlo, finisce al centro di scherzi e sfottò perché frequenta una compagna di scuola. Il giovane è invidiato dai bulli che lo perseguitano fino a convincerlo a fumare una sigaretta fatta a mano, contenente tabacco e peli. Uno scherzo, appunto, di cui il quindicenne si accorge qualche giorno dopo. Affronta chi gli aveva offerto la sigaretta. Quest’ultimo si vendica poco dopo, facendolo picchiare da 4 “complici” fuori scuola: anche il suo amico viene ridotto male. Per settimane la coppia viene minacciata e aggredita, soprattutto a Piazza Mancini. Proprio lì, l’ultima volta, sono stati inseguiti. A salvarli ci ha pensato un autista dell’Atac sceso dal bus per allontanare i bulli, al capolinea. I bulli inviano alle vittime anche sms, con scritto:<<Se avete coraggio, fatevi vedere>>. A metà marzo però, il padre di uno dei due si accorge di quello che sta accadendo: il figlio torna a casa con gli occhi pesti, ma non vuole parlare per paura di vendette. Si convince solo dopo qualche giorno, insieme all’amico, a fare i nomi di chi li aveva terrorizzati. Le manifestazioni di bullismo evidenziano un aspetto più selvaggio in cui, spesso, incorrono le società molto sviluppate. L’interesse eccessivo dell’uomo verso se stesso, può condurlo in un egocentrismo spietato, di cui il sintomo è l’intolleranza degli altri, specie se diversi da sé.