Caos governo, Salvini, paragona Di Maio a Renzi

    Sono convulsi i minuti che in seno al governo animano le contestazioni tra i due vice premier. Dopo le polemiche delle scorse ore in cui la querelle migranti l’ha visto nuovamente protagonista di una nuova arrabbiatura, infatti, Matteo Salvini ha ruggito da Coffe break su La7: “Ad oggi sono orgoglioso che rispetto ai 10 mila sbarchi dello scorso anno siamo a quota mille. Mi spiace che questo crei uno scontro politico: vale per Renzi come per Di Maio che più o meno dicono le stesse cose in questi giorni ma io continuo a fare il mio lavoro”. E poi, ha insistito dicendo che il M5s sembra essere in sintonia con il Pd di Zingaretti su diversi “no: flat tax, cantieri. Penso sia la campagna elettorale”.
    Aggiornamento ore 11,30

    Ore piene zeppe di commenti durissimi quelle che si interpongono tra la freddezza con cui Salvini e Di Maio stanno vivendo questa tesissima fase politica. Le due anime del governo Conte, i vice premier Salvini e Di Maio non si stanno risparmiando critiche gli uni contro gli altri. Nella giornata dell’attesa per la convocazione del Consiglio dei ministri, attesa per la convocazione, infatti Matteo Salvini ha tuonato fortissimo: “Renzi e Di Maio dicono le stesse cose”. 

    Cdm, Salvini, paragona Di Maio a Renzi. Dai migranti in giù: i nodi che allontanano l’unità di governo

    La ‘bomba’ mediatica arriva nell’attesa dell’incontro del meeting di governo laddove, in seno al Consiglio, si dovranno affrontare i temi delle nuove misure a sostegno delle famiglie a cui tengono i cinque stelle ma sono le tensioni di governo e il caos relativo agli sbarchi, materia scottante sulla quale Salvini continua a impantanarsi tra polemiche e contestazioni. 

    Aggiornamento ore 10.12

    La maggioranza di governo attende la convocazione ufficiale del consiglio dei ministri ma vive una vigilia carica di ansia per via delle parole con cui Salvini e Di Maio anche nelle ultime ore non se le sono mandate a dire. Tutto nasce dalla rabbia di Matteo Salvini per lo sbarco in diretta tv dei migranti dalla Sea Watch a Lampedusa: “Chi ha dato l’ordine ne dovrà rispondere”, aveva detto Salvini, per poi aggiungere: “magari qualche collega di governo”. Da lì era arrivata poi una accusa alla magistratura. Il ministro dell’Interno si focalizza sugli argomenti classici, migranti e decreto Sicurezza bis, come cardini delle discussioni da portare in consiglio dei ministri. Sulla sicurezza, si parla di “aggravanti per chi aggredisce i poliziotti“, secondo Salvini, che si rifescisce agli scontri di Firenze durante una protesta contro di lui. Ma pure “norme contro gli scafisti”, anticipa ancora il vicepremier leghista.

    Aggiornamento ora 08.06