Carte d’identità elettroniche da lunedì stop a prenotazione

    Niente più spazio per le prenotazioni telefoniche per quanto riguarda le Carte d’identità elettroniche che da lunedì andranno rilasciate solo a vista
    A Fiumicino il percorso che conduce verso la piena introduzione delle Carte d’identità elettroniche passa attraverso un nuovo step. Infatti, come comunica il Comune di Fiumicino stesso, per le Carte d’identità elettroniche a partire da lunedì 7 gennaio 2019 le carte d’identità elettroniche saranno rilasciate a vista il lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 per un massimo giornaliero di 20. Il giovedì anche dalle ore 15.00 alle ore 17.00 per un massimo di 15.

    I numeri per la prenotazione vengono distribuiti, fino al raggiungimento dei limiti sopra indicati, il giorno del rilascio al desk dell’entrata, secondo l’ordine di arrivo, dalle ore 9.00 alle ore 11.45, per la mattina, e dalle ore 15.00 alle ore 16.45 per il pomeriggio.

    L’Ufficio demografico di Palidoro, negli stessi orari sopra indicati, rilascerà 10 carte d’identità elettroniche con le stesse modalità della sede di Fiumicino.
    Nel frattempo in città sono sempre più alti i toni del dibattito politico in termini di sicurezza per ciò che concerne il decreto sicurezza di Salvini in seguito alle parole veementi di Montino.
    Esterino Montino, primo cittadino di Fiumicino infatti si era espresso così. “Il decreto sicurezza – dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino – che vieta l’iscrizione all’anagrafe per la residenza momentanea dei migranti, creerà una serie di problemi a catena che si riverseranno sui territori, mettendo, questo sì, in forse la sicurezza e la stabilità degli stessi. Faccio degli esempi: la cessazione dei Cos (per noi Via Bombonati) o la messa in discussione degli Sprar (per noi via del Fontanile di Mezzaluna). Senza soluzioni alternative, aprono la strada ad avere sul territorio una presenza ancora più forte di immigrazione, senza avere alcun titolo e copertura di servizi. Pensiamo per un attimo ai bambini che frequentano le nostre scuole, che improvvisamente insieme alle loro famiglie si troverebbero allo sbando. E senza che nessuno, secondo il Salvini pensiero, possa fare nulla”.