Charlie Hebdo va a ruba. Nuove minacce di Al-Qaeda – di Francesco Paro

    In seguito agli attacchi di Parigi, Charlie Hebdo ha ripreso il suo cammino, pubblicando questa mattina il numero 1178. Verranno stampate 5 milioni di copie, grazie all’enorme afflusso di richieste. Nelle prime ore della mattinata sono già state vendute 3 milioni di copie, numeri che non appartengono alla redazione, abituata a vendere fra le 30 e le 60.000 copie. Le principali edicole di Parigi sono state prese d’assalto dai cittadini per acquistare il giornale. In copertina è presente un disegno di Maometto che piange e dice “Je suis Charlie” e “Tutto è perdonato”.

    “Il nostro Maometto è simpatico – ha detto il vignettista Luz – e’ il mio personaggio, esiste nella matita, esiste quando lo disegno. Ho disegnato un Maometto che piange, ho pianto anche io”.

    La “Dar al Ifta”, ovvero l’autorità egiziana che emette gli editti religiosi, ha criticato la caricatura di Maometto del nuovo numero: “E’ una provocazione non giustificabile dei sentimenti di 1,5 miliardi di mussulmani al mondo”.

    L’attacco è stato rivendicato oggi da Al-Qaeda in un video di 11 minuti, in cui uno dei leader dell’organizzazione terroristica si è espresso con queste parole: “La Francia appartiene al partito di Satana. La strage al giornale ha vendicato il profeta”.

    L’assalto era già stato vendicato da Al-Qaeda tramite un video, in cui un altro leader, Harith bin Ghazi al Nadhari, aveva avvertito la Francia di “smettere di attaccare l’Islam, i suoi simboli e i mussulmani o ci saranno nuove operazioni”.

    Mentre nel video di oggi, Al-Ansi dice che Al-Qaeda ha scelto l’obiettivo, ha studiato un piano ed ha finanziato l’operazione.

    Minacce anche contro il settimanale satirico francese Le Canard Enchainè: “Adesso tocca a voi”.

    Quella di oggi è una giornata di omaggi alle vittime e funerali in  Francia. L’evento più sentito è il funerale di Ahmed Merabat, il poliziotto assassinato brutalmente mercoledì scorso sul marciapiede davanti a Charlie Hebdo. L’agente sarà sepolto nel cimitero mussulmano di Bobigny, nella banlieu più calda di Parigi.

    Ai tre poliziotti uccisi negli attacchi, Ahmed Merabat, Frank Brinsolaro e Clarissa Jean-Philippe è stata conferita la Legione d’Onore postuma in una cerimonia d’omaggio alla prefettura di Parigi. A consegnarle è stato il presidente Francois Hollande, che ha apposto le medaglie su dei cuscini posati sopra le bare degli agenti, avvolte nella bandiera francese. Queste le parole del Presidente: “La Francia ha mostrato la sua forza di fronte ai fanatici, la sua unità di fronte ai divisori e testimoniato solidarietà a tutte le vittime del terrorismo”.

    C’è almeno un altro complice che si aggira in libertà, ma fonti di polizia citate dall’Associated Press parlano di sei terroristi. Uno di loro sarebbe stato individuato alla guida di una Mini Cooper, registrata a nome di Hayat Boumedienne, la compagna del killer Coulibaly.

    Intanto nuove minacce arrivano alla Francia: “Finché i soldati francesi occupano paesi come Mali o Centrafrica e bombardano la nostra gente in Siria e Iraq e finché la stupida stampa continuerà ad offendere il Profeta, la Francia si esporrà al peggio”.