CIA, rapporto sulle pratiche di tortura – di Alessia Lambazzi

    Privazione del sonno, minacce di essere uccisi durante la prigionia, “idratazione rettale” e “alimentazione rettale”, queste solo alcune delle tecniche utilizzate dalla CIA, l’agenzia di spionaggio americana, contro i prigionieri catturati in Medio Oriente dopo l’attentato dell’11 settembre 2001. La Commissione del Senato degli Stati Uniti ha pubblicato un rapporto descrivendo pratiche atroci come tra le altre il “waterboarding”, nella quale alla persona interrogata che si trovava sdraiata supina su un’asse inclinata, con la testa verso il basso, veniva versata dell’acqua sulla faccia, praticando una sorta di annegamento controllato; smentendo però, che questi elementi abbiano fornito informazioni per la cattura di Osama Bin Laden. La Commissione che si è occupata del rapporto è formata da 15 membri, selezionati tra la maggioranza e la minoranza del Senato, ma manca la presenza dei repubblicani che a causa di dissensi con i democratici, non hanno partecipato alla compilazione del documento, sostenendo che potrebbe determinare dei rischi di ritorsioni contro gli Stati Uniti. John O’ Brennan, il direttore della CIA, ha affermato e confermato alcuni errori da parte dell’agenzia, sostenendo che la stessa fosse “impreparata” e non avesse competenze adeguate per portare avanti un simile programma antiterroristico, aggiungendo però che l’agenzia “ha imparato dai propri errori”. Non sappiamo se qualcuno verrà punito per le torture, anche se il New York Times, ritiene “altamente inverosimile” questa possibilità, segnalando l’assenza di accuse penali fino ad ora. Eric Holder, Segretario della Giustizia degli Stati Uniti nel frattempo, ha ordinato di valutare accuse rilevanti a livello penale solo verso chi abbia condotto attività non autorizzate. Intanto a dieci anni di distanza Eric Fair, che nel carcere si occupava di interrogatori ha ammesso di aver torturato senza aver mai avuto il coraggio di denunciare a quel tempo. Oggi però ne parla dalla sua cattedra di scrittura creativa alla Leigh University, colpevolizzando sé stesso per il suo passato, un passato ormai difficile da superare, impossibile da dimenticare. Commentando il rapporto del Senato sulle tecniche di tortura della CIA , non può fare altro che confermare, affermando che “c’è molto di più di quanto sia stato scritto”.