Comune di Roma, Marino si arrende: Rimpasto di giunta dopo le Europee

    Di Paola Ambrosino – Ignazio Marino si arrende. Dopo mesi di rumors, pressing e crescente malcontento, alla fine il sindaco di Roma è convenuto sul necessario rimpasto di Giunta. Da stabilire ora solo i tempi e le modalità. A quanto pare, la manovra potrebbe arrivare subito dopo il voto delle Europee del 25 maggio e potrebbe portare all’addio degli assessori Flavia Barca alla Cultura e Rita Cutini  al Sociale. Fra le “new entry” potrebbero esserci il presidente dell’assemblea capitolina Mirko Coratti e il rimescolamento di deleghe, tra cui quella di Giovanni  Caudo che potrebbe perdere l’Urbanistica a favore della Casa, le d eleghe al Sociale potrebbero essere assunte da Daniele Ozzimo. Anche Masini potrebbe lasciare i Lavori pubblici per la Scuola mentre al Bilancio è in pole position Silvia Scozzese, direttrice scientifica dell’Ifel, la fondazione dell’Anci, che siede ora nella cabina di regia sul piano di rientro.  A rivelarlo, in una riunione con i quattro assessori del Pd è stato ieri proprio il primo cittadino, nel disperato intento di uscire dall’angolo e evitare le dimissioni forzate e il continuo isolamento del Pd romano rispetto al partito nazionale. Secondo quanto riporta Il Messaggero, sui tempi però è scontro. Infatti, una volta preso atto della necessità del rimpasto, Marino non vorrebbe perdere più tempo e procedere prima del voto di domenica, magari per arrivare a un annuncio proprio giovedì, nel giorno del comizio di Matteo Renzi nella Capitale, in moda da non blindare la squadra di governo dalle componenti Pd in lizza per Strasburgo. Per il Pd, invece, sarebbe meglio evitare fibrillazioni in questi ultimi giorni di campagna elettorale per poi mettersi a discutere intorno a un tavolo. Intanto Ignazio Marino dice ai giornalisti: ”Di rimpasti ne leggo sui giornali da 30 giorni dopo il mio insediamento ma e’ evidente che si tratti di un tema che appassiona solo i giornalisti. Le persone comuni credo siano piu’ interessate al trasporto pubblico o alla raccolta dei rifiuiti o al funzionamento delle scuole”.