Conte: disponibilità di 5 paesi per la Sea Watch

    La corte europea dei diritti dell’uomo si è pronunciata sul ricorso urgente della Ong in merito alla situazione della Sea Watch ed ai 47 migranti che sono a bordo: “Assicurare cure mediche, cibo e acqua”. Non accolta però la richiesta di far scendere a terra i migranti in Italia. Macron, da Parigi, propone un’intesa distensiva: “Sbarco in Italia poi distribuzione”. Conte invece rivela: “Disponibilità da cinque paesi”.

    Dunque arriva il “sì all’assistenza” ma anche il “no allo sbarco” per la Sea Watch ed i 47 migranti. La Corte di Strasburgo ha infatti chiesto all’Italia di “prendere il prima possibile tutte le misure necessarie per assicurare ai ricorrenti cure mediche adeguate, cibo e acqua”. Per quanto concerne invece la presenza a bordo di minori non accompagnati al governo è stato indicato di provvedere anche ad una “tutela legale” sufficiente. Ma il punto focale, attorno a cui senza alcun dubbio il dibattito politico si riaccenderà, e il modo in cui la Corte si è espressa sullo sbarco: dicendo di no. Infatti, Strasburgo non ha accolto la richiesta dei ricorrenti di ordinare all’Italia di accettare la Sea Watch e dunque lo sbarco.

    Nelle stesse ore in cui l’altra vicenda legata ai migranti, quella della Diciotti, investiva il vicepremier Matteo Salvini di una nuova ventata di polemiche e, peraltro, lo stesso Ministro dell’Interno sulla questione Sea Watch aveva in mattinata in qualche modo aperto a un possibile sbarco “ma solo se poi i migranti andranno in Germania o in Olanda”, dunque arriva però la interpretazione di Strasburgo. E mentre Macron da Parigi apre a nuove possibilità, il premier Giuseppe Conte tornando a esprimersi sulla Sea Watch afferma che, al momento, si registra la disponibilità al ricollocamento da parte di cinque paesi: ovvero Germania, Francia, Portogallo, Romania e Malta. Situazione ancora tutta in divenire, dunque, e diplomazie e politiche ancora intersecate intorno a una vicenda che, intanto, 47 persone, vivono a bordo in uno stato di crescente tensione.