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Covid-19, a Barcellona troppi contagi: 4 milioni di residenti costretti ad un nuovo lockdown

Per quanti continuano ancora a prenderla ‘alla leggera’ (soprattutto i giovani), ci sarebbe da distribuire una lunga serie di vecchi a cari ‘scappellotti’. Purtroppo il Covid-19 non accenna a scomparire e, come dimostrano i dati, laddove persistono le condizioni ‘ideali’, non tarda a manifestarsi con tutte le problematiche che ne conseguono.

Se è vero come dice qualcuno che il problema non siamo noi ma ‘gli altri’, c’è da ricordare loro che a trasformarci negli ‘altri’ basta veramente poco.

Covid: ora paghiamo le avventate riaperture per crisi

Il problema veramente serio è dato dalle nostre economie. Non essendo stati in grado di prendere a tempo debito le precauzioni necessarie per assicurare – ove possibile – la continuità alle filiere industriali e commerciali (come accaduto in Germania ad esempio), abbiamo dovuto ricorrere ad una quarantena che ci ha economicamente distrutto. Un problema ovviamente ‘planetario’ che, di contro, ci ha ulteriormente poi esposti ai contagi di ‘ritorno’ (di qui i timori della seconda ondata) quando, ormai ‘alla frutta’, siamo quasi stati costretti poi ad ‘allentare generosamente’ i confini – anche regioni – per recuperare qualche ‘spiccio’.

Barcellona: troppi contagi, imposto nuovo lockdown

La Spagna, oggi complici le facilità di trasporto, ad un tiro di schioppo da noi, è tra gli stati europei che stanno pagando raramente il prezzo delle ‘riaperture’ avventate.

Parliamoci chiaro, così come da noi per alcune regioni, anche in Spagna vi erano località (specialmente turistiche e rivolte ai giovani) che, visto l’Rt, per regola avrebbero dovuto riaprire a settembre! Ma la stagione estiva bussava e con essa la possibilità di ripresa economica.

Ed oggi eccoci a commentare quanto accaduto per esempio a Barcellona dove, le autorità locali e non hanno chiesto ai residenti “di rimanere a casa”, e di non uscire “se non per ragioni essenziali”. Questo per scongiurare le evidenti premesse di una nuova ondata di contagi, che letteralmente terrorizzato il governo regionale della Catalogna.

Barcellona: 4 mln chiusi in casa per due settimane

Dunque, mentre in località tipo Ibiza dove, in un tripudio di differenti nazionalità e ‘leggerezze’ comportate dall’età media dei suoi giovanissimi – e spesso irresponsabili – frequentatori, è ripartita la movida no-stop, da oggi a Barcellona ben quattro milioni di residenti dovranno ripartire con l’isolamento domiciliare, evitare di recarsi nelle seconde case mentre, in città, chiuderanno nuovamente cinema, teatri e discoteche. Severamente vietate ‘le riunioni di più di dieci persone’, tutto questo per ‘almeno’ le prossime due settimane…

Max