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Covid, Brusaferro: “Virus avanza dall’Est Europa, contagi in aumento, specie nella fascia 5-11 anni”

“In Italia abbiamo ancora una situazione più contenuta” rispetto al resto dell’Europa, ma in crescita. La circolazione in Europa è molto significativa e questo va tenuto conto nei nostri comportamenti. Possiamo vedere che il virus dalla parte centrale dell’Est Europa si sta muovendo verso la parte più occidentale e questo sta toccando alcune regioni della Francia e dell’Italia. La circolazione in alcuni Paesi è in crescita”.

E’ il presidente dell’Iss (Istituto superiore di sanità) Silvio Brusaferro, a fare il punto della situazione nell’ambito della presentazione dei dati relativi al nuovo monitoraggio della Cabina di regia, sulla curva epidemiologica nel Paese.

Brusaferro: “C’è un incremento di casi, coerente tutte le fasce d’età, preoccupano i non vaccinati della fascia 6-11 anni”

Come rende noto l’esperto, incontrando i giornalisti, ”C’è un incremento di casi, coerente con tutte le altre fasce d’età, al di sotto dei 12 anni, dove oggi non c’è la vaccinazione. E in particolare tra 6-11. Sempre in questa fascia d’età, ma parliamo di numeri molto piccoli, c’è un piccolo segnale che mostra come con l’aumentata circolazione in questa fascia d’età, sebbene con eventi rari, vengono segnalati anche dei ricoveri”.

Brusaferro: “Significativo l’incremento dei casi fra i più giovani, tra i 30 e i 50 anni”

Tuttavia, tiene a rimarcare il presidente dell’Iss, ”Sostanzialmente le fasce di età in cui l’incremento dei casi è stato più significativo, in questo ultimo periodo, sono quelle più giovani, tra i 30 e i 50 anni”. Ora come ora, aggiunge, “L’età media della diagnosi rimane sopra i 40 anni. L’età mediana del primo ricovero rimane sopra i 70 anni e all’ingresso delle terapie intensive sfiora i 70 anni. La parte legata ai decessi si mantiene sopra agli 80 anni”.

Brusaferro: “Le terze dosi vanno aumentando ma, complessivamente, siano ancora al 40%”

Quindi Brusaferro spiega che è in atto un’evidente aumento “delle terze dosi di vaccino anti-Covid. E’ importante sottolineare, però, che nelle fasce di età over 80, che sono le più fragili rispetto a possibili effetti sulla salute quando contraggono l’infezione, la percentuale di persone che ha fatto la terza dose non supera il 40%”. Di qui “la necessità di fare la terza dose, soprattutto per queste persone più fragili, ma anche per altre categorie come i trapiantati. Ricordando che si tratta delle categorie che hanno cominciato la vaccinazione già all’inizio di quest’anno”.

Brusaferro: “Fate la terza dose perché chi ha fatto il primo ciclo vaccinale ha dei residui rischi”

Quindi l’esperto dell’Iss invita tutti il prima possibile , “a fare la terza dose, perché sono le persone che, se contraggono l’infezione, sebbene protetti dal primo ciclo vaccinale, hanno dei residui rischi”.

Brusaferro: “Vorrei ribadire l’uso delle mascherine, altera un po’ la nostra vita, ma è importante”

Infine, congedandosi dai giornalisti, Brusaferro ha concluso con una E poi raccomandazione: ”Vorrei ribadire l’attenzione all’uso delle mascherine. La mascherina altera un po’ la nostra vita, ma è importante, ci consente di fare praticamente tutte le attività e in questa fase storica è importante poter contrastare la circolazione in questo senso. E’ uno degli strumenti più potenti che abbiamo”.

Max