Crisi Italia, caos spread Btp-Bund

    La complicata vicenda politica e istituzionale italiana non può non toccare anche le delicate corde della economia e dei movimenti di titoli. Continua a salire alle prime battute lo spread tra Btp e Bund che ha guadagnato altri 10 punti fino a quota 260, ai massimi da ottobre 2013. Vola anche il rendimento del titolo decennale italiano al 2,90%.
    Piazza Affari amplia il calo dopo quasi un’ora di scambi (indice Ftse Mib -2,8%). Sotto pressione i titoli bancari, per effetto dell’esposizione sul debito pubblico italiano, con lo spread Btp/Bund a 256 punti base. Ubi Banca cede il 4,72% dopo due congelamenti, Intesa (-2,84% teorico) e in asta di volatilità, mentre Poste (-4,49%), Mps (-3,89%) e Unicredit -3,5%) segnano il passo. Segno meno anche per Generali (-2,9%) e Unipol (-2,68%), insieme a Fca (-2,56%), Tim (-2,52%) e Mediaset (-2,27%).
    “Lo spread a 260…è evidente che nessuno vuole che andiamo al governo”, afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, a Radio Anch’io, su Radio Rai 1.
    Scivolone di Unicredit e degli altri titoli bancari. Il titolo di Piazza Gae Aulenti lascia sul campo il 3,36% a 14,32 euro, Ubi è congelata con un calo teorico del 2,45%) e Banco Npm lascia sul campo il 2,58% a 2,19 euro. Sotto pressione anche Poste (-3,35% a 7,08 euro) ed Mps (-3,48% a 2,35 euro).