Da 7 a 5 travasi?

    malossi mhr 7t
    Ciao Pier, avrei una domanda ad alto tasso tecnico da porti e credo che la risposta possa interessare a molti lettori.

    Ultimamente mi è capitato di vedere lavorazioni inconsuete sui cilindri Malossi 7T riguardanti l’unione dei travasi secondari con le luci piccole. Sto parlando della cosiddetta modifica a 5 travasi. Non si tratta di modifiche fatte da pseudo preparatori, bensì di gente esperta. Mi piacerebbe saperne di più su tale modifica: angoli di lancio, il perchè di tale soluzione,l’eventuale modifica della banda di squish,i vantaggi (magari con qualche numero) e gli svantaggi.
     
    Il Malossi 7 travasi ha rappresentato una sorta di evoluzione ideata da Jorg Moeller per ottenere prestazioni più elevate dai kit Malossi MHR. Il limite essenziale della maggior parte dei motori scooter è costituito dal carter e dai prigionieri. Più precisamente i carter hanno generalmente una sacca per il quinto travaso molto ampia e i prigionieri troppo vicini al gomito del secondario.
    Alla luce di questi fatti Moeller ha lavorato moltissimo su queste problematiche tirando fuori la soluzione dei piccoli travasi posteriori aggiuntivi.
    Unire questi travasi al primario è una cosa che ho visto fare su molti cilindri, non solo Malossi.
    Alcuni artigiani, infatti, hanno lavorato in questo senso su kit di trasformazione fusi in terra e soluzioni analoghe ssi sono viste anche su cilindri di moto 125 GP.
    Tra prendere un cilindro che funziona bene come i Malossi 7 travasi e ottenere risultati concreti unendo quei travasi ci passa il mare…
    Quello che si vorrebbe ottenere con un simile lavoro, teoricamente, è una correzione del lavaggio posteriore che tenda a far girare il flusso verso la parte alta del cilindro.
    Se il cilindro nasce così, ovvero con i secondari e le luci aggiuntive unite, ci può essere anche la speranza che possa funzionare. Se, invece, si uniscono due luci preesistenti, a mio modo di vedere non si risolve niente. Anzi, si peggiora!
    Infatti, unendo le due luci, si aumenta in modo sensibile la superficie di travaso senza però poter ingrandire la sezione dei condotti proprio per la presenza del prigioniero, di conseguenza l’unica cosa che si ottiene con certezza è un calo di pressione proprio nel punto di lancio, il tratto più importante del travaso, proprio per questo repentino aumento della superficie del condotto.
    Altro elemento difficile da gestire è poi la simmetria del lancio.
    Personalmente non condivido questo genere di modifica, ma concentrerei maggiormente le mie attenzioni su una diversificazione del profilo della camera di scoppio, che può veramente fare la differenza su certi motori, o sul tubo di scarico.