DALLAS – IL CECCHINO ED EX RISERVISTA CUSTODIVA IN CASA UN ARSENALE. OBAMA ANTICIPA IL RIENTRO. LE PROTESTE, PACIFICHE, NON SI FERMANO. LA POLIZIA NE UCCIDE UN ALTRO AD HOUSTON

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    Custodiva in casa un vero e proprio arsenale Micah Johnson, l’ex riservista 25enne che ieri notte ha seminato il panico a Dallas, uccidendo 5 agenti e ferendo altre 14 persone. Nel suo appartamento, ha raccontato il capo della polizia “materiale per costruire bombe, giubbotti anti-proiettile, fucili, munizioni”. Intanto oggi, nel corso di una conferenza stampa sul bilancio dell’accaduto, alla presenza del governatore del Texas Greg Abbott (che ha esortato tutti all’unità: “Come abbiamo superato così tante sfide in passato, supereremo anche questa sfida”), il sindaco di Dallas Mike Rawlings ha ribadito che l’ex riservista (poi ucciso dall’esplosione di un ordigno che aveva innescato), è stato l’unico cecchino a sparare durante l’attacco. Nel frattempo, nell’ambito del tour dove sta incontrando i leader dei paesi Ue – oggi è in Spagna –  il presidente Obama ha deciso di anticipare di un giorno il rientro per recarsi a Dallas a rendere omaggio ai poliziotti uccisi. Come ha poi evidenziato un comunicato emesso dalla Casa Bianca, nella prossima settimana Barak Obama è deciso a prodursi in iniziative tese “ad unire le persone a sostegno delle forze di polizia e delle comunità, cercando di trovare terreno comune per discutere politiche tese ad affrontare le persistenti disparità razziali che esistono all’interno del nostro sistema giudiziario”. Ma i tragici fatti di Dallas non hanno però fermato la pacifica protesta del movimento contro la violenza della polizia nei confronti degli afroamericani, che hanno ugualmente fatto sentire le loro ragione nelle strade di diverse città americane come Detroit, New Orleans, Baltimora, New York, San Francisco. L’unica città in cui si sono registrate lievi tensioni è stato a Phoenix dove, ha testimoniato la Cnn, per ‘convincere’ i manifestanti a disperdersi, la polizia è ricorsa all’uso di spray urticanti. “I nostri giovani chiedono che vengano trattati in modo giusto ed equo, ogni generazione ha le sue richieste” ha detto in proposito il sindaco di Atalanta, Kasim Reed, che è sceso in strada al fianco degli attivisti dei ‘Black Lives Matter’. Reed ha tenuto ad evidenziare che laddove sono state adottate misure precise il numero delle morti legate ai fermi di polizia, le morti sono decisamente diminuite. Nello specifico, il sindaco di Atalanta ha spiegato che nella città della Georgia lo scorso anno sono diminuiti del 10% gli incidenti in cui la polizia ha dovuto aprire il fuoco. Intanto inquieta, e non poco, però la notizia secondi cui unafroamericano armato di pistola è stato ucciso da due poliziotti a Houston, in Texas. Secondo l’emittente televisiva locale KTRK-Tv, avvistato un uomo armato in strada, i due agenti gli hanno intimato di buttare l’arma. L’uomo avrebbe prima puntato la pistola verso l’alto e poi in direzione degli agenti, che lo hanno allora ucciso. Una donna, che si è identificata come moglie del morto, ha riferito che si chiamava Alva Braziel. La polizia ha riferito che i due agenti indossavano delle “body camera” che riprendono le immagini delle loro azioni.

    M.