Diciotti, M5S nel dubbio: Salvini sì o no?

    Sempre più turbolento il clima all’interno del M5S in merito alla decisione se mandare o meno a processo Matteo Salvini per il caso Diciotti.
    Il tema è sempre quello: Salvini sì o Salvini no? Il M5S si divide, per alcuni si spacca, per altri invece molto più semplicemente si apre ad un dibattito democratico nel quale le opinioni dei singoli non vengono schiaccate dalle pressioni del pensiero unico e da linee partitiche che, nel fatti tuttavia, il M5S sul tema aveva sempre corroborato con una certa buona dose di coerenza.
    La confusione nel M5S è testimoniata da diverse dichiarazioni: “Male non fare, paura non avere”, scrive ad esempio su Twitter il senatore Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia, facendo intendere senza dirlo apertamente quali possano essere i destinatari del messaggio. Più netto su Facebook è del resto Luigi Gallo, presidente della commissione cultura M5S alla Camera: “Salvini deve essere processato perché la legge è uguale per tutti – afferma Gallo – . Siamo stati e saremo sempre contro i privilegi della Casta, anche quando, e a maggior ragione, quei privilegi possono essere usati dai membri del nostro stesso governo”.
    Lo scontro tra le anime contrapposte del M5S ha indotto il vice premier e leader del movimento Luigi Di Maio a convocare dopo il voto dell’Aula, i senatori 5s appartenenti alla Giunta delle ’immunità’ del Senato. Un meeting per capire: è giusta la posizione di Di Battista o, per esempio, quella di Toninelli? E come interpretare le parole ironiche ma caustiche di Beppe Grillo?
    Queste la posizione assunta dal ministro Danilo Toninelli: “Io sono come ministro dei Trasporti responsabile della navigazione, fino all’attracco. Salvini è responsabile della sicurezza sulla terra ferma. Sulla Diciotti la decisione l’abbiamo presa insieme, io, lui, il presidente del Consiglio e tutto il Governo del Parlamento. Se processano Salvini devono processare anche me e tutto il Governo. Se vogliono farlo diventare un processo al Governo ci siamo tutti”.
    Quanto a Di Battista, a Porta a porta’ Alessandro Di Battista, si era espresso così: “Credo proprio che voteremo ’sì’ all’autorizzazione a procedere: poi cercheremo una soluzione tutti assieme”, ha chiosato. “A Salvini – ha detto – consiglio di rinunciare all’immunità”. “L’assunzione di responsabilità del premier è un atto importante”.
    C’è poi una delle aperture pro Salvini più nette, quella dell’ex giornalista Sky Emilio Carelli ha dichiarato apertamente: “Dopo le ultime posizioni di Salvini, le condizioni sono cambiate: nel Movimento 5 Stelle esiste una prassi, si vota sì all’autorizzazione a procedere. Ma quella della Diciotti è stata una decisione collegiale che ha investito tutto il Governo. Credo che Conte e Di Maio dovrebbero autodenunciarsi”
    Il fondatore del movimento Beppe Grillo è caustico. “Ora si dice che Salvini deve essere denunciato – ha affermato il comico genovese durante il suo spettacolo ’Insomnia’ in corso al Teatro dal Verme di Milano – semmai il reato è di tutto il governo. Stasera dobbiamo autodenunciarci tutti perchè siamo tutti colpevoli, ma come c… fai a immaginarti un governo che si autodenuncia?”