Diciotti: no processo, commenti e tilt Rousseau

    Il voto della base grillina in merito al caso Diciotti su processo a Salvini ha mandato in tilt la piattaforma Rousseau del movimento. Il caso-caos della Diciotti è stato diramato con la maggioranza dei grillini che ha votato no in merito al processo nei riguardi Salvini ma ha anche mandato in tilt la piattaforma Rousseau in poco tempo.
    La piattaforma Rousseau come è noto è lo strumento tramite cui i grillini accedono in modo democratico per esprimere la propria opinione, tramite voto, sulle questioni ritenute di primaria importanza per il movimento e non solo: e in questo caso sulla Rousseau si votava in merito alla possibilità o meno di processare Salvini.
    Ma il tilt, per via dei grandi accessi, non è stato unicamente legato alla Rousseau perchè come molti hanno anche ironizzato sui social, anche i vari commenti virtuali e non da parte di molti dei protagonisti della vicenda politica si sono accalcati tra loro.
    Salvini per esempio se l’è presa coi sindaci. “Quando i sindaci si fanno strumentalizzare mi cadono le braccia, perché noi lavoriamo assieme. È il senso del ragionamento espresso da Luigi Di Maio in assemblea congiunta M5S.”, ha detto Salvini in riferimento è alle dichiarazioni di Nogarin, Raggi e Appendino sul caso Diciotti.
    A tarda sera, una dichiarazione a fine dell’assemblea: “Abbiamo fatto decidere i nostri iscritti da anni. I nostri iscritti decidono e noi portiamo avanti quella linea. Se sul caso Diciotti fosse uscita l’altra linea avrei portato avanti quella perché in M5s lasciamo spazio alla democrazia. Se lo avessero fatto le altre forze politiche ora non starebbero all’opposizione”
    E Di Maio: “Il governo va avanti, come tanti italiani ci chiedono. Ad aprile c’è da far partire il reddito di cittadinanza e ci sono da fare tante altre cose”.
    “Si tratta di una vittoria morale e politica di quel 40% del Movimento che non si fa strumentalizzare dalla potenza della macchina della propaganda”. Lo dice via Facebook il senatore Gregorio De Falco. Si aggrega col suo commento anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro: “Dobbiamo essere orgogliosi di quanto stiamo facendo, stiamo già realizzando i punti del nostro programma con quota 100, reddito di cittadinanza, referendum propositivo e oggi abbiamo applicato la democrazia diretta”.
    Duro il commento di Zingaretti al termine delle consultazioni “Con la finta consultazione di oggi su Salvini, i capi grillini hanno venduto l’anima del movimento per 4 poltrone #piattaformarousseau”.