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Draghi visita le Marche: “Faremo tutto quello che è necessario, abbiamo stanziati 5 mld ma è solo l’inizio” 

E’ un disastro. Un disastro che bisogna affrontare. La sindaca mi ha detto che sono sicuri che ce la faranno, è determinata. Tutti sono con lei“. Così poco fa il premier Draghi, come annunciato, recatosi stasera a Pianello di Ostra, in visita alle aree del nord delle Marche, disastrate dalla tragica alluvione delle scorse ore.

Draghi nelle Marche: “Faremo tutto quello che è necessario, Oggi in Cdm sono già stati stanziati 5 milioni ma è solo l’inizio”

Affiancato dal capo della Protezione civile Curcio, dalla prima cittadina, Farnese, e dal governatore della Regione, Acquaroli, il presidente del Consiglio ha tenuto a rimarcare che “Il governo stamattina in Consiglio dei ministri ha assicurato i primi fondi, ci vorrà molto di più. Ho già parlato con il Presidente della Regione, faremo tutto quello che è necessario. Oggi in Cdm sono già stati stanziati 5 milioni ma è solo l’inizio. Ho assicurato al presidente Acquaroli, ai sindaci e alle autorità che ho incontrato e ringrazio che tutto quel che è necessario per riavviare le attività produttive, ricostruire le case distrutte, riaprire le scuole, verrà fatto. In altre parole il governo non risparmierà alcuno sforzo per aiutare famiglie e imprese delle aree colpite”.

Draghi nelle Marche: “C’è un problema idrogeologico che il Pnrr affronterà”, ma indagheremo per accertare le responsabilità”

In merito all’entità dei danni subiti dai cittadini, il premier ha sottolineato che purtroppoesiste un problema idrogeologico”, ma anche che “il Pnrr lo affronterà“. Ad ogni modo, ha poi rassicurato, “ci saranno tutte le indagini per accertare le responsabilità“.

Draghi nelle Marche: “Occorre ricostruire, riavviare le attività produttive e riaprire le scuole. Ora però c’è la tragedia personale, il lutto”

Adesso, ha aggiunto Draghi, “Occorre ricostruire, riavviare le attività produttive e riaprire le scuole. Ora però – ha affermato – c’è la tragedia personale, c’è il lutto. Su questo le parole possono poco, la mia presenza è una presenza di affetto, di solidarietà, di vicinanza a chi ha perso i propri cari e per i feriti. Ma occorre fare di più per affrontare il rischio idrogeologico o sarà difficile ricostruire la fiducia delle persone. E’ un rischio diffuso, ma quella che era una fragilità che ci portiamo dietro è diventata una emergenza con il cambiamento climatico. Quindi occorre affrontare il rischio idrogeologico, che significa prevenzione, investimenti, infrastrutture ma significa anche affrontare i cambiamenti climatici“.

Max