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Ecco la bozza al vaglio del Cdm: rientro a scuola lunedì e nuove misure in caso di contagio. Vaccino obbligatorio per over 50 e super green pass esteso

Dunque come preannunciato, nonostante le perplessità espresse dalle Regioni e dall’Associazione Nazionale dei Presidi, il governo di ritardare il rientro nelle scuole non vuol proprio saperne e, malgrado ora i contagi minaccino pesantemente più i minori che gli adulti, stando a quanto pubblicato nella bozza appena uscita dalla Cabina di regia (ora all’esame del Cdm), il rientro resta quello fissato per lunedì 10 gennaio.

Tuttavia, nella bozza sono indicate le misure da seguire riguardo alla gestione dei casi Covid, per le elementari, le medie, e le superiori e a seconda del numero di contagi accertati.

PER LE ELEMENTARI – Come spiega la bozza, ”In presenza di almeno due casi di positività nella classe, si applica alla medesima classe la didattica digitale integrata per la durata di dieci giorni”. Ed ancora, “in presenza di un caso di positività nella classe, si applica alla medesima classe la sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare da svolgersi al momento di presa di conoscenza del caso di positività e da ripetersi dopo cinque giorni”.

PER LE MEDIE E SUPERIORI – Qui, nel caso ci si trovi davanti “a tre casi di positività nella classe, per coloro che non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario da meno di centoventi giorni, che non siano guariti da meno di centoventi giorni e ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo, si applica la didattica digitale integrata per la durata di dieci giorni, per gli altri soggetti, che diano dimostrazione di aver effettuato il ciclo vaccinale o di essere guariti nei termini summenzionati, si applica l’autosorveglianza con l’utilizzo di mascherine di tipo FFP2”.

Scuole: in caso di almeno 4 casi di positività nelle classi delle secondarie di primo e secondo grado

Infine, sempre nel capitolo relativo ai notai nelle scuole, si legge che  Con almeno quattro casi di positività nella classe delle scuole secondarie di primo grado, nonché nelle scuole secondarie di secondo grado e nel sistema di istruzione e formazione professionale, si applica alla medesima classe la didattica digitale integrata per la durata di dieci giorni“. Diversamente, ”Fino a due casi di positività nella classe si applica alla medesima classe l’autosorveglianza con l’utilizzo di mascherine di tipo FFP2 e con didattica in presenza“.

Nella bozza del decreto confermata la proposta di obbligo vaccinale over 50 e Super green pass

Dunque, come accennato in un precedente articolo, confermato il Super green pass obbligatorio per i lavoratori over 50 “a decorrere dal 15 febbraio 2022“. Quindi, “i lavoratori over 50 non ancora in possesso del Super green pass, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, sono considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, fino alla presentazione delle predette certificazioni, e comunque non oltre il 15 giugno 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro”.

Per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati

Attenzione perché, spiega esplicitamente i testo, “Per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati“.

Ed ancora, ”Al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza, l’obbligo vaccinale per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2, di cui all’articolo 3-ter, si applica ai cittadini italiani e di altri Stati membri dell’Unione europea residenti nel territorio dello Stato, nonché ai cittadini stranieri, che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età“, si sottolinea.

L’obbligo decade in caso di accertato pericolo per la salute, o nel caso di persone guarite dal Covid

Tuttavia, spiega ancora la bozza del dl, ”L’obbligo non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del Ministero della salute in materia di esenzione dalla vaccinazione anti SARS-CoV-2; in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita. L’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale, comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, determina il differimento della vaccinazione. L’obbligo sussiste fino al 15 giugno 2022“.

Per i lavoratori over 50 che andranno incontro a delle violazioni, previste sanzioni da 600 a euro 1.500 euro, e conseguenze disciplinari

Mello specifico, si legge, “Per le violazioni sul Super green pass per i lavoratori over 50, la sanzione amministrativa è stabilita nel pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500 e restano ferme le conseguenze disciplinari secondo i rispettivi ordinamenti di settore”.

Super green pass necessario per recarsi in banca, negli uffici pubblici o dal parrucchiere: non basterà più il tampone

Un’altra proposta che non mancherà di suscitare proteste da parte dei no Vax, quella secondo cui non basterà più il tampone per recarsi in banca, od usufruire dei servizi della Pa, così come dei  servizi personali (dai parrucchieri agli estetisti), ma bisognerà esibire il super green pass, dunque dimostrare di essere stati vaccinati, o essere ‘recentemente’ guariti dal Covid.

Si va verso il ritorno allo smart working sia per i lavoratori del pubblico che del privato

Clamoroso dietrofront invece riguardo al lavoro in presenza, sia nel settore pubblico che in quello privato, con il governo che – per frenare l’accelerazione dettata dai contagi da Omicron – sarebbe favorevole ad incentivare il ricorso allo smart working.

La decisione finale spetta ora al Cdm in corso in questi minuti…

Max