Facebook traccia il gradimento degli utenti in incognito

    Un campione di utenti Facebook è stato sottoposto ad un test, per verificare se la pubblicità presente nel social sia relativa ai loro interessi.
    In America il 74% degli utenti di Facebook, non è a conoscenza che il social network tiene a mente di gusti e preferenze per mandarli su messaggi pubblicitari privati. Lo sostiene una ricerca del Pew Research Center, per cui metà delle persone che ricorrono a Facebook “non è a suo agio” con questa attività. L’indagine è stata condotta su più di mille users di Facebook a settembre 2018. Una volta presentata la loro la pagina ’ad preferences’ , cioè gli orientamenti pubblicitari, la maggior parte degli utenti ha scoperto che il social aveva prodotto materiale sui propri interessi. 

    Facebook traccia il gradimento degli utenti in incognito. Analisi tra algoritmi e preferenze

    Nel 59% dei casi i campi rispecchiavano interessi concreti, mentre il 27% degli esaminati ha confermato che Facebook aveva poco o per niente informato gli utenti interessati. “Una volta mostrato come la piattaforma classifica gli interessi – si legge – più della metà degli utenti (il 51%) ha affermato di non essere a proprio agio con la pratica”. Lo studio ha anche valutato il compiacimento degli utenti a proposito del modo in cui l’algoritmo aveva attribuito le preferenze politiche e il comportamento multiculturale, sempre sulla scorta delle azioni effettuate sui social. Nel primo caso il 73% dei profili ha dichiarato che la categorizzazione era corretta, mentre per il 27% no, mentre nel secondo era contento il 60% del campione. Come si fa a comprendere cosa conosce Facebook di noi? Nonostante le migliorie più volte proclamate in tema di riservatezza, navigare tra le funzionalità del social blu è tutt’altro che semplice ma utile per approfondire alcune delle opzioni che possiamo controllare se non altro per diminuire l’impatto pubblicitario che ci giunge tra un post e l’altro. La conoscenza di alcune impostazioni può farci apprendere meglio – anche se parzialmente – il tracciamento di dati personali legati al nostro profilo di Facebook.