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Fase 2: ecco cosa accadrà dal 4 maggio: poche concessioni rispetto ad ora, almeno fino al 18

Come spieghiamo in un altro articolo relativo al discorso fatto poco fa dal premier, di fatto possiamo dire che la data del 4 maggio è soltanto il primo step di una graduale fase di ritorno alla ‘normalità’.

Intanto, come scritto, c’è da segnalare la riapertura delle attività produttive, e questo è già un buon segnale per cercare di tamponare la terribile emorragia che sta uccidendo la nostra economia. Del resto, come ha spiegato Conte, il virus non è stato sconfitto e non possiamo permetterci ulteriori emergenze sanitaria quindi, l’unica soluzione è tornare alla vita per gradi ma, si è raccomandato il premier, mantenendo sempre le distanze e seguendo rigorosamente le misure in atto.

“Fondi per autonomi e fasce più fragili”

Sempre come scritto nell’altro articolo, Conte si è prima di tutto scusato con quanti messi in difficoltà a causa dei ritardi rispetto alla domanda per il bonus. Tuttavia, ha tenuto a sottolineare il premier, “si è dovuto lavorare su qualcosa come 11 milioni di prestazioni assistenziali – compresa la cassa integrazione- è una situazione senza precedenti se si pensa che in media una simile mole di domande viene trattata dall’Inps in 5 anni, ed invece è stata in parte evasa in un mese”. Quindi, ha annunciato Conte, ”Con il dl Aprile abbiamo più fondi per autonomi e fasce più fragili. Chi ha avuto già il bonus da 600 avrà la possibilità di rinnovarlo senza richiesta, basterà un click“.

Ma vediamo insieme i temi toccati dal presidente del Consiglio, relativi al prossimo 4 maggio:

“Mantenere le distanze, anche in famiglia”

Del resto, ha rimarcato il presidente del Consiglio, ”La curva del contagio potrebbe risalire nella fase due, non possiamo nascondercelo. Occorrerà un comportamento responsabile, anche nelle relazioni famigliari”. Quindi, ha aggiunto dopo aver segnalato che 1 contagio s 4 avviene in ambiti famigliari,  Non bisogna mai avvicinarsi, la distanza di sicurezza, deve essere di almeno un metro”.

Deve esse infatti ben chiaro a tutti che, ”Se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà, aumenteranno i morti e avremmo danni irreversibili per la nostra economia“.

“No agli assembramenti, sia in casa che nei parchi”

I divieti di assembramenti resteranno, anche nelle abitazioni: non consentiamo party privati per intenderci. Inoltre, il sindaco può stabilire di chiudere degli spazi a rischio assembramenti, stessa possibilità che viene riconosciuta ai primi cittadini per parchi, ville e giardini, che riapriranno dal 4 maggio, ma con misure per contingentare gli ingressi e garantire il distanziamento

“Sì alle attività sportive, purché svolte in sicurezza”

“Ora per fare attività fisica ci si potrà allontanare dalla propria abitazione – ha aggiunto il premier – ma rispettando la distanza di almeno due metri dalle altre persone se si tratta di attività sportiva più dinamica, mentre basterà un metro se si tratta di semplice attività motoria”.

“Allenamenti, ma solo per atleti professionisti”

“Per consentire una graduale ripresa delle attività sportive, saranno consentite dal 4 maggio le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionali dal Coni e dalle federazioni, ma solo nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, evitando assembramenti. Dunque allenamenti a porte chiuse per le discipline individuali”.

“Viaggi interregionali solo per motivi di necessità”

Resta il divieto di spostamento tra Regioni, “saranno garantite solo per motivi di salute, lavoro e urgenze”, mentre – sempre motivandole – saranno possibili quelle tra comuni della stessa regione.

“Resta in vigore l’obbligo dell’autocertificazione”

“E’ chiaro che nel momento in cui il regime degli spostamenti resta limitato, è difficile che si possa eliminare l’autocertificazione. Resterà finché ci saranno delle limitazioni“.

“Ristorazione: dal 4 maggio ma solo per asporto”

“Dal 4 maggio sarà consentita anche attività di ristorazione con asporto e non solo di consegna, come finora, ma nessuno pensi che siano consentiti assembramenti davanti agli esercizi: occorrerà mettersi in fila, entrare uno alla volta e il cibo si consumerà a casa, non davanti al ristorante”.

“Funerali: alla cerimonia non più di 15 congiunti”

“Sulle cerimonie religiose c’è stata una fitta interlocuzione con il comitato scientifico, c’è stata però un’apertura per le cerimonie funebri, però con l’esclusiva partecipazione di un massimo di 15 congiunti, possibilmente all’aperto e garantendo comunque il distanziamento sociale”, spiega Conte, che si dice “addolorato per lo stop ai funerali in un periodo con tante perdite”. Quindi ha poi ringraziato la Cei per aver compreso e sostenuto le misure intraprese. Tuttavia, ha poi aggiunto il premier – e questo avrà comunque ripercussioni –  spiegando che la libertà di culto è un diritto inalienabile, per le altre cerimonie religiose “dobbiamo continuare a dialogare con il comitato tecnico scientifico, confido nelle prossime settimane di poter allargare ulteriormente le maglie dei divieti”.

“Chi ha la febbre oltre 37,5 resti a casa”

“Prevediamo regole più stringenti per chi ha febbre sopra i 37.5 gradi e sintomatologia respiratoria: non è più raccomandato stare a casa, devono restare a casa e avvertire il proprio medico”.

“Bar, negozi e parrucchieri ed altri, dopo il 18”

“Il 18 maggio riapertura del commercio al dettaglio, abbiamo in animo di riaprire sempre il 18 maggio anche musei, biblioteche e allenamenti a squadre. E poi il 1° giugno è la data per cui vorremmo riaprire anche bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti e centri massaggio”. 

“Calcio, dal 18 maggio riprendono allenamenti”

“Saranno consentite dal 4 maggio le sessioni di allenamento di atleti professionisti e non professionisti ma riconosciuti dal Coni e dalle federazioni come atleti di interesse nazionali. Gli allenamenti saranno consentiti nel rispetto delle norme di distanziamento”. Così, mentre il 18 maggio riprenderanno gli allenamenti delle squadre e, spiega il premier,  “Da appassionato di calcio, all’inizio mi sembrava strano che il campionato potesse essere sospeso. Ci siamo ritrovati in questa emergenza e tutti hanno compreso che non c’era alternativa. Il ministro Spadafora lavorerà intensamente con il comitato tecnico-scientifico e con tutte le componenti del sistema calcio. Si valuterà se ci sono le condizioni per consentire di terminare i campionati che sono stati sospesi. Se arriveremo a quella conclusione, relativa alla ripresa del campionato di Serie A, lo faremo garantendo tutte le condizioni di massima sicurezza“.

“Al lavoro per consentire la stagione balneare”

“Faremo il possibile nei prossimi giorni per intervenire sui balneari, sulle attività dei balneari, in modo da consentire una programmazione ben articolata e strutturata e quindi molto più cauta della stagione balneare“.

“Turismo, settore importante che aiuteremo”

“Non dimentichiamo settori come il turismo. Stiamo parlando di un settore che, con l’indotto, rappresenta il 13-14% del Pil. Non li lasceremo soli, avrà bisogno di un robusto sostegno economico del governo”.

Max