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    Fausti Vini, legame a doppio filo con la terra

    Non è un caso che il marchio Fausti abbia riportato negli anni risultati eccellenti grazie anche al legame a doppio filo con la terra, la combinazione perfetta tra alta densità di ceppi per ettaro e bassa produzione di uva per ceppo. Oltre all’amore che per quella stessa terra, Fermo, provano Domenico D’Angelo e Cristina Fausti, ideatori del marchio, in grado di trasmettere la passione per il territorio anche alla famiglia Amici, capace di donare nuovo impulso e vigore alla costante ricerca di vini capaci di toccare il cuore di chi li assaggia.

    Un risultato sorprendente che attinge a piene mani dal passato, addirittura dal Medioevo. Epoca in cui Fermo era fornitore ufficiale di vino e grano del Pontefice grazie alla libertà di cui godeva. Il Fermano ed il Piceno, infatti, sono sempre state aree molto dedite alla coltivazione della vite.

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    Il simbolo del marchio Fausti, la torre medievale che riporta ben visibile il simbolo araldico con una vite e tre grappoli d’uva, si erge ancora nel territorio, proprio al fianco dell’azienda Fausti. La coltivazione di tre tipologie di Montepulciano (Monteprandone, Fermo, Conero), Sangiovese da Montalcino, Syrah dalla Provence, Pecorino e Passerina, è stata resa possibile dalle caratteristiche del territorio che si estende dalle colline lungo l’Adriatico, alle pendici del Monte Ascensione e in vista dei monti Sibillini.

    Articolo sponsorizzato da Fausti srl Società Agricola