GALLERIA SORDI, FLASH MOB SINFONICA ROMA SU NOTE ’INNO ALLA GIOIA’

     
    Le note dell’Inno alla Gioia di Ludwig van Beethoven che si alzano sempre più alte, strumento dopo strumento, in un unico coro, strappando l’applauso vibrante degli spettatori. Non la consueta “casa” dell’Auditorium della Conciliazione, ma il porticato della Galleria Alberto Sordi e piazza Montecitorio ospitano il flash mob dell’Orchestra sinfonica di Roma, per lanciare l’allarme “su una chiusura che appare sempre più vicina”. “Vogliamo suonare ancora” è lo striscione esposto dagli orchestrali, che hanno eseguito a più riprese il brano del compositore austriaco, spostandosi anche su via del Corso, il tutto davanti agli occhi incuriositi di turisti e romani. “A inizio maggio, dopo averci tenuto all’oscuro di tutto, ci sono arrivate le prime lettere di licenziamento – racconta la violinista Chiara Ascione – da Fondazione Roma, che attraverso Arts Academy è l’unico finanziatore”. Eppure, prosegue, “anche se ridottissimo, il budget di 2 milioni di euro stanziato per l’anno prossimo, con un po’ di spending review potrebbe bastare per andare avanti”. Invece, senza il direttore Francesco La Vecchia, dimessosi lo scorso 7 aprile “senza spiegarci perché”, rimarranno solo gli ultimi due concerti di domenica 25 e lunedì 26, e due mesi di attività filantropica, prima che cali il sipario. L’unica via d’uscita, afferma Ascione, “sarebbe un intervento del ministro della Cultura Franceschini e del sindaco Marino: se non soldi, almeno una sala, tra le tante sfitte a disposizione, per continuare a provare”. A supportare l’iniziativa l’europarlamentare Niccolò Rinaldi (Alde), candidato alle elezioni Europee per Scelta Europea.