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Giro di vite a Hong Kong, condannati il tycoon Jimmy Lai e altri sette attivisti pro-democrazia

Sono stati giudicati colpevoli per aver partecipato a una manifestazione non autorizzata nell'agosto 2019

A Hong Kong otto attivisti del movimento per la democrazia sono stati condannati per aver partecipato a una poderosa manifestazione di protesta non autorizzata(1.7 milioni i presenti secondo gli organizzatori, 130mila per le autorità pechinesi). La mobilitazione è del 18 agosto 2019 nell’ambito di una serie di fine settimana di proteste a favore della democrazia e contro la legge sulla sicurezza, poi approvata nel luglio 2020, provvedimento liberticida che ha messo fine all’autonomia politica, giuridica ed economica dell’ex colonia britannica.

Tra i condannati esponenti di spicco del movimento per la democrazia: Martin Lee, uno dei leader ed ex deputato, Margaret Ng, ex deputata, Cid Ho Sau-Ian, l’avvocato Albert Ho Chun-yan e l’imprenditore Jimmy Lay, fondatore di Next Digital, società quotata in borsa (pubblica il tabloid Apple Daily).

Non si sa ancora quando il tribunale renderà nota la sentenza con le pene degli attivisti, i quali rischiano fino a cinque anni di carcere.