GIUSTIZIA: CASTELLI, POTERI SQUILIBRATI A FAVORE MAGISTRATI, RIFORMA IN STALLO

    “La riforma ’della’ giustizia non esiste. Al massimo si potrebbe parlare di una serie di riforme, ma tanto vale… aspettare Godot”. Lo dice all’Adnkronos l’ex ministro leghista della Giustizia, Roberto Castelli, che ricorda: “Io ci provai, con la riforma dell’ordinamento giudiziario, che pero’ il successivo governo Prodi affosso’”. Per Castelli, in realta’, “bisognerebbe partire dalla Costituzione: non c’e’ Paese al mondo con un sistema giudiziario avulso da un controllo degli altri poteri dello Stato”. Quanto al fatto che al vertice del Csm vi sia il Capo dello Stato, l’ex Guardasigilli replica: “In Francia in quella posizione siede il ministro della Giustizia…”. “La verita’ -aggiunge- e’ che dopo la riforma dell’art.68 della Costituzione” con l’eliminazione dell’immunita’ parlamentare “i poteri sono squilibrati a favore dei magistrati E cosi’ il potere esecutivo e quello legislativo possono solo subire. E da li’ che bisognerebbe ripartire, ma finche’ c’e’ Berlusconi non si fara’, per via dell’anti-berlusonismo a priori… Niente da fare, per la riforma della giustizia siamo allo stallo”, conclude Castelli.