GRILLO: M5S “ECONOMIST SMASCHERA RENZIE”. INCALZA CASALEGGIO: “È IL CLONE DI BERLUSCONI”

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     Nessuna tregua pasquale. Beppe Grillo sta passa la domenica di Pasqua postando contro su Matteo Renzi. I commenti degli utenti chiedono riposo: “Grillo basta per oggi….” Ma il leader 5 stelle è senza sosta: “Renzie smascherato! Tutto quello che i media non raccontano sulla sua manovra economica”. Grillo è di nuovo all’attacco del presidente del Consiglio, e rilancia un articolo dell’Economist intitolandolo ’Le promesse di Renzi smontate dall’Economist’. “Quando un politico con un’inclinazione al populismo assume un incarico, forma un governo e rivela il suo programma – si legge nel post che si riferisce ad un articolo pubblicato il primo marzo – in genere deve avere qualcosa con cui compiacere tutti. Così pare sia a prima vista per il nuovo presidente del Consiglio, Matteo Renzi”. Sul blog, Grillo ’posta’ anche un link a un video nel quale si vede il premier impegnato in una partita a pallone: ’Renzi, la schiappa, gioca a calcio’ è il titolo caustico. E ancora: “Parole parole parole” e “L’Economist boccia Renzi, solo promesse senza dettagli”. “Otto dei 16 ministri che ha presentato il 21 febbraio – prosegue il post che riporta l’articolo dell’Economist – erano donne, tra cui il primo ministro donna della Difesa, Roberta Pinotti, e Federica Mogherini, che a 40 anni è il più giovane ministro degli Esteri dal 1936. L’età media del suo gabinetto è perfino più bassa di quella del suo predecessore, Enrico Letta. E comprende anche decisioni per rassicurare imprenditori e investitori: Pier Carlo Padoan, che è stato capo economista dell’Ocse, è ministro dell’Economia e Federica Guidi, già presidente dei giovani industriali, ministro dello Sviluppo economico”. “Non manca neppure l’immaginazione: gli Affari regionali sono andati ad un sindaco che ha resistito alla mafia calabrese. Quando però ha chiesto il voto del Parlamento – si legge ancora nel post – al presidente del Consiglio è capitato qualcosa che impensierirebbe chiunque. Il 25 febbraio ha ricevuto un voto di fiducia alla Camera dove il Partito Democratico ha una forte maggioranza. Ma il giorno prima, al Senato, dove la maggioranza è ridotta, ha ricevuto 169 voti a favore e 135 contro, il che non rappresenta una sicurezza nel fragile sistema italiano. Molti senatori, alcuni del suo stesso partito, sono rimasti sconcertati dai modi arroganti di Renzi”, scrive. Non risparmia particolari. Renzi “ha parlato invece di un taglio di 10 miliardi del cuneo fiscale (tasse sul reddito e contributi sociali), di un programma di edilizia scolastica di diversi miliardi come del pagamento dei crediti dei privati verso lo Stato, stimato in oltre 100 miliardi. Non c’è stato però nessun reale chiarimento su come Renzi intenda trovare queste risorse”.