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Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito allerta i vertici di comando incentivando l’addestramento al ‘warfighting’. Congedi bloccati. Ecco il documento

Nessuno mai vorrebbe uno scontro sul caso con la Russia, non tanto per il suo esercito (che sta per altro mostrando una modestia disarmante), quanto purtroppo per l’arsenale nucleare del quale dispone, il cui ‘tasto di start’ è nelle mani dell’evidentemente ‘insano’ Putin.

Tuttavia la Ue e la Nato, così come anche altri paesi, sono in ‘allerta’ e, la settimana prossima in Norvegia è prevista una mega esercitazione che muoverà qualcosa oltre centomila soldati professionisti, americani compresi, e migliaia di mezzi tecnologici sofisticati, sia navali che aerei.

Il capo di Stato Maggiore: invita una lettera ai comandi di vertice, “in vista delle evoluzioni sullo scacchiere internazionale”

Intanto oggi l’agenzia di stampa Adnkronos, ha scritto che il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, avrebbe inviato una lettera ai comandi di vertice, con ‘precise indicazioni’ rivolte al  personale, all’addestramento, all’impiego e sistemi d’arma, scrive “in vista delle evoluzioni sullo scacchiere internazionale, a seguito dei noti eventi e con effetto immediato”.

Il capo di Stato Maggiore: “Valutare con attenzione le domande di “congedo anticipato, adoperandosi affinché le capacità pregiate possano essere disponibili”

Ma non solo, fra quanto indicato dal generale di brigata Bruno Pisciotta, si persino di “valutare con attenzione le domande di “congedo anticipato, in quanto in un momento caratterizzato dall’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, deve essere effettuato ogni possibile sforzo affinché le capacità pregiate possano essere disponibili”. Dunque, “il personale in ferma prefissata dovrà alimentare prioritariamente i reparti che esprimono unità in prontezza nei prossimi due anni e che tutte le unità in prontezza devono essere alimentate al 100% con personale ready to move, senze vincoli di impiego operativo, anche ricorrendo all’istituto del ‘comando’. Tale linea d’azione rappresenta una priorità“.

Il capo di Stato Maggiore: “Tutte le attività addestrative, anche quelle dei minori livelli ordinativi , dovranno essere orientate al warfighting”

Ed ancora, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito dispone anche che “tutte le attività addestrative, anche quelle dei minori livelli ordinativi , dovranno essere orientate al warfighting, e che ciascun reggimento di artiglieria deve essere addestrato ad operare sia nel ruolo di supporto diretto che in quello di supporto generale“.

Il capo di Stato Maggiore: “Accelerare la disponibilità operativa delle batterie semoventi, ed efficienza massima di tutti i mezzi cingolati, elicotteri e sistemi d’artiglieria”

Inoltre, “devono porsi in essere le attività necessarie ad accelerare la disponibilità operativa del 52° rgt. art. ‘Torino’, dando priorità alle batterie semoventi, anche utilizzando le potenzialità formative/addestrative dell’8° rgt.art.ter. Pasubio“.

Infine, la lettera indica di “provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri (con focus sulle piattaforme dotate di sistemi di autodifesa) e i sistemi d’arma dell’artiglieria”.

Lo Stato Maggiore dell’Esercito minimizza con la stampa: “Si tratta di un  documento ad esclusivo uso interno di carattere routinario”

A quel punto l’agenzia di stampa AdnKronos ha deciso di rivolgersi direttamente allo Stato Maggiore dell’Esercito il quale, non potendo evidentemente fornire precise informazioni sulla situazione interna alla Difesa, si è limitato a slegare che  che si tratta di un documento ad esclusivo uso interno di carattere routinario con cui il Vertice di Forza Armata adegua le priorità delle unità dell’Esercito, al fine di rispondere alle esigenze dettate dai mutamenti del contesto internazionale. Trattasi dunque di precisazioni alla luce di un cambiamento che è sotto gli occhi di tutti”.

Max