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“Il virus non è stato sconfitto. Dobbiamo riorganizzare per tempo gli ospedali”, avverte Bertolaso

Come sappiamo, in questo momento, la curva sta calando. Ma guardiamo anche in prospettiva: preparare delle realtà che, in caso di una nuova epidemia, saranno in grado di gestire questa serie di problemi, mi pare sia una delle strategie più importanti di previsione e prevenzione rispetto all’intervento successivo“.

Da uomo pratico e manager preparatissimo quale è, Guido Bertolaso non perde d’occhio la situazione, pur riconoscendo che la situazione va lentamente migliorando.

“Il virus c’è sempre, dobbiamo riorganizzarci per tempo”

Sappiamo tutti, è inutile che ce lo nascondiamo, che non è che abbiamo sconfitto il virus – ha ricordato il consulente del governatore lombardo, Attilio Fontana, per realizzare l’ospedale Covid in Fiera a Milano – lo abbiamo debellato, non lo abbiamo eliminato dal nostro Paese. Purtroppo, il virus continuerà ad esserci. Quindi sarà necessario sempre più riorganizzare la struttura dei nostri ospedali. Perché basta il ricovero di un Covid-19 per bloccare di fatto tutte le attività normali di quell’ospedale“.

“Ho speso la mia vita cercando d’essere utile al paese”

Quindi, intervistato da Nicola Porro per  ‘Quarta Repubblica’, Bertolaso si è descritto: ”Sono un italiano orgoglioso di essere italiano che ha trascorso tutta la sua vita solo ed esclusivamente per cercare di essere utile al proprio Paese e ai propri concittadini”.

Ed ancora, ”Speravo di non prendermi questa ulteriore fregatura, ma purtroppo è accaduto“, ha poi aggiunto, commentando il contagio da coronavirus subito.

“Soldi sprecati? Sono state tutte donazioni provate!”

Realizzato, come promesso, a tempo record (ed ha ‘preteso’ come stipendio 1 euro), commentando l’ospedale allestito alla Fiera di Milano, l’ex Capo della Protezione civile ha commentato che “quello di Milano è un’astronave. Ha una tecnologia straordinaria“. Ed è anche abbastanza rodato e scaltro per cadere nelle accuse che gli sono state mosse, come ‘lo spreco di soldi’, e lo ‘sparuto’ numero di pazienti attualmente ricoverati: “A parte il fatto che sono tutti soldi di donazioni di privati sia in Lombardia che nelle Marche (dove ha ‘replicato l’impresa’,ndr). Che ci siano 10 malati di Covid-19 in rianimazione a Milano, non mi stupisce”.

Max