Ilva chiuse due scuole a Taranto

    Ilva chiuse due scuole a Taranto: inquinamento a livello estremi, il sindaco chiude due scuole e la Salina. E’ caos intorno all’inquinamento che la struttura Ilva di Taranto sta generando, tanto che due scuole sono state serrate. Gli ambientalisti: “Diossina aumentata del 916%” Gli impianti ex Ilva sono da tempo oggetto di monitoraggio nel territorio. La critica di Bonelli e Fornaro: “Stessi livelli del 2009”. Dunque ecco la chiusura delle lezioni negli istituti che ospitano 780 bambini e l’avvio di un iter procedurale che prevede analisi dell’Arpa. Arsenico e cobalto nella Salina grande: bloccate le attività. Il ministro Lezzi interviene: “Lavoriamo all’abolizione dell’immunità penale”.
    Ad ogni modo la decisione è presa. Il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ha deciso di chiudere due scuole del rione Tamburi e vietato lo svolgimento di attività che comportino il contatto con il terreno, o l’inalazione di polveri provenienti dallo stesso, nell’area della Salina grande, ricadente in zona Sin di Taranto dopo che sono state rilevate delle elevate concentrazioni di certo ben oltre la soglia di arsenico, berillio, CH>12 (idrocarburi), stagno, tallio, vanadio e cobalto. Sospese le lezioni invece negli istituti Deledda e De Carolis, disponendo così il trasferimento di 708 studenti, docenti e personale.
    Subito gli ambientalisti hanno fatto scattare l’allarme diossina e annunciano un esposto in Procura: a esprimersi è stato il coordinatore esecutivo nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, e il consigliere comunale tarantino, Vincenzo Fornaro che era il proprietario di oltre 600 capi abbattuti nel 2009. Sono stati segnalati dati dell’Arpa Puglia rilevati dalle centraline sparse per Taranto. Nel dettaglio, presso Masseria del Carmine, si “registra un aumento del 916 per cento rispetto al 2017″. Proprio come 10 anni fa quando i livelli di contaminazione furono così alti e drammatici che fu deciso l’abbattimento di oltre 1.120 capi di bestiame fra ovini e caprini. Le due scuole chiuse sono situate presso le ’collinette ecologiche’ ex Ilva, sequestrate dalla Procura alcune settimane fa per grave inquinamento.