IO, MEMORIA DELL’UMILIAZIONE DI ESSERE DEGRADATI DALLA PATRIA CHE AMAVANO: LILIANA SEGRE E’ SENATRICE A VITA

    “Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza, per “contrastare la follia del razzismo, la barbarie della discriminazione e della predicazione dell’odio. Sento dunque su di me l’enorme compito, la grave responsabilità di tentare almeno, pur con tutti i miei limiti, di portare nel Senato della Repubblica le voci di quelle migliaia di italiani, appartenenti alla piccola minoranza ebraica, che nel 1938 subirono l’umiliazione di essere degradati dalla Patria che amavano; che furono espulsi dalle scuole, dalle professioni, dalla società dei cittadini ’di serie A’. Che in seguito furono perseguitati, braccati e infine deportati verso la ’soluzione finale’. Sento dunque su di me l’enorme compito, la grave responsabilità di tentare almeno, pur con tutti i miei limiti, di portare nel Senato della Repubblica delle voci ormai lontane che rischiano di perdersi nell’oblio. Le voci di quelle migliaia di italiani, appartenenti alla piccola minoranza ebraica, che nel 1938 subirono l’umiliazione di essere degradati dalla Patria che amavano; che furono espulsi dalle scuole, dalle professioni, dalla società dei cittadini ’di serie A’. Che in seguito furono perseguitati, braccati e infine deportati verso la ’soluzione finale’. Soprattutto le voci di quelli, meno fortunati di me, che non sono tornati, che sono stati uccisi per la sola colpa di essere nati, che non hanno tomba, che sono finiti nel vento”. Così , Liliana Segre (nata a Milano nel 1930), deportata ad Auschwitz ed una dei 25 sopravvissuti tra i 776 bambini italiani (inferiori ai 14 anni), ha commentato la sua – meritatissima – nomina a senatrice a vita, per gli altissimi meriti nel campo sociale. Un gesto bellissimo quello del Presidente Mattarella, che precede di pochi giorni la celebrazione della Giornata della memoria, e gli 80 anni dalle leggi razziali. Come ha commentato via Twitter il premier Gentiloni, “La vita di Liliana #Segre testimonianza di libertà. Da senatrice ci indicherà il valore della memoria. Una decisione preziosa a 80 anni dalle leggi razziali”. Una notizia saluta anche dal ‘cinguettio’ di Matteo Renzi: “Una bellissima notizia. Semplicemente bellissima. #Segre”. Strenue ed eroica combattente nel periodo della guerra – è stata anche imprigionata – ed instancabile attivista nella lotta contro le discriminazioni, la Segre (vedova di Alfredo Belli Paci, e madre di tre figli), dopo 45 anni di silenzio ha deciso di portare la sua testimonianza nelle scuole di Milano. Il suo impegno, lungo una vita, è stato riconosciuto istituzionalmente: insignita dell’onorificenza di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana (conferitagli con motu proprio, il 29 novembre 2004 dal Presidente Ciampi); della Medaglia d’oro della riconoscenza della Provincia di Milano (2005); Laurea honoris causa in Giurisprudenza dall’Università degli Studi di Trieste (novembre 2008); e, infine, Laurea honoris causa in Scienze pedagogiche dall’Università degli Studi di Verona (dicembre 2010).
    M.