Irlanda del Nord, torna la paura: uccisa una giornalista

    Atto terroristico: è stato definito così l’omicidio avvenuto nella notte di una giovane giornalista di 29 anni a Londonderry, in Irlanda del Nord. La vittima è Lyra McKee, una reporter che stava seguendo sul posto una rivolta popolare scatenata, secondo le prime ricostruzioni, da una perquisizione che gli agenti di polizia hanno effettuato in una casa del quartiere Creggan a Derry. Da lì si è scatenato il putiferio: alcuni video hanno immortalato una folla incappucciata intenta a lanciare molotov contro le camionette delle forze dell’ordine. Fuoco e proiettili nel quartiere, così i residenti hanno cercato di respingere gli agenti di polizia a pochi giorni dalle celebrazioni per la rivolta dell’aprile 1916, ricordata come la Pasqua di sangue. 

    Irlanda del Nord: moltoov e spari contro la polizia 

    A descrivere la tragica morte della reporter Lyra McKee è stata un’altra giornalista presente sul posto, Leona O’Neill, testimone dell’accaduto: “Ero in piedi accanto a questa giovane donna quando è caduta accanto a una Land Rover della polizia stasera. Ho chiamato un’ambulanza per lei, ma la polizia l’ha messa nella parte posteriore della propria Land Rover e l’ha portata all’ospedale dove è morta, a soli 29 anni. Ho il voltastomaco stanotte”. Spari sulle macchine della polizia e atti di violenza che la polizia ha etichettato come atti terroristici: “Stiamo trattando questa morte come un attentato terroristico e abbiamo aperto un’inchiesta sull’omicidio”, ha detto il capo della polizia Hamilton. La stessa polizia sta attualmente battendo una pista che ricondurrebbe ad un gruppo denominato New Ira, responsabile, secondo le forze dell’ordine, del riacutizzarsi dei disordini in Irlanda del nord, negli ultimi mesi.