ISIS: ANCHE OCCIDENTALI TRA I BOIA

    kassig.jpgAnche cittadini occidentali sembra abbiano partecipato direttamente alla decapitazione dell’ostaggio statunitense Peter Kassig e di un’altra quindicina di soldati siriani: un giovane francese e uno studente di medicina gallese infatti sembrano esser stati riconosciuti nella squadra di ’boia’ al soldo dello Stato Islamico, compari nell’ultimo video dell’Isis. E’ questa la novita’ emersa il giorno dopo la diffusione del macabro video in cui tutti tranne il famigerato Jihadi John appaiono a volto scoperto, una novita’ che conferma come l’Isis costituisca a essere un magnete per tanti giovani occidentali che subiscono il fascino della guerra santa. La Francia ha confermato che un 22enne francese, Maxime Hauchard, faceva probabilmente parte del commando. Il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, ha detto che “esiste una probabilita’ molto forte” che uno dei miliziani alle spalle degli ostaggi in ginocchio sia “Hauchard, nato nel 1992, originario di una localita’ del dipartimento di Eure, in Normandia, e partito per la Siria nell’agosto 2013 dopo un soggiorno in Mauritania nel 2012”. Il giovane, di formazione cattolica ma convertito all’Islam a 17 anni, era seguito dai servizi segreti. Lo scorso giugno, in un’intervistato su Bfm Tv via Skype, aveva raccontato che si trovava nella citta’ di Raqqa e che voleva “morire da martire”. Era nel mirino dei servizi segreti dopo un viaggio in Mauritania tra l’ottobre 2012 e il maggio 2013, per migliorare la sua formazione religiosa. Di ritorno in Francia, e di fronte al crescente fenomeno del jihadismo, il 17 agosto 2013 era partito alla volta della Siria, via Turchia, sotto il pretesto di voler partecipare ad azioni umanitarie: li’ si e’ unito alle file dell’Isis e ha cominciato a farsi chiamare Abou Abdallah Al-Daransi. Secondo una fonte dell’intelligence, si sta cercando di accertare la presenza di un secondo francese nel video. Il procuratore della repubblica francese, Francois Molins, terra’ una conferenza stampa nel pomeriggio. L’altro terrorista riconosciuto nel video e’ Nasser Muthana, 20 anni, originario di Cardiff in Galles: il padre pensa di averlo riconosciuto. “Non posso essere certo ma sembra mio figlio. Ora deve temere Allah per aver ucciso tanta gente. Come puo’ pensare di presentarsi dinanzi Allah se sta uccidendo vite umane. Deve essere un passo: questo o qualcos’altro di sbagliato”. Il video, rimasto per un’ora in rete domenica, dura una quindicina di minuti e mostra John e un’altra quindicina di miliziani a volto scoperto, che decapitano brutalmente i malcapitati ostaggi. Intanto Ed e Paula, i genitori di Peter Kassig, sono “con il cuore a pezzi”, ma hanno voluto far sapere che sono “orgogliosi” del giovane e del fatto che il figlio sia riuscito “a vivere la propria vita secondo la sua vocazione umanitaria”.