ISTAT – COMPLICE LO STOP DEL TERZO TRIMESTRE, IL PIL TRADISCE LE SPERANZE DI CRESCITA PREVISTE DAL GOVERNO PER IL 2015. L’INFLAZIONE SALE

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    Il Pil delude le attese, l’improvviso arresto, rischi addirittura di comprometterne la crescita stimata per il 2015 dal Governo. Lo evidenzia l’Istat, da uno studio effettuato sul trend del terzo trimestre 2015 in cui, il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato,  è cresciuto ‘appena’ dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Ne consegue una variazione, che per  il 2015 è di un +0,6%.”Una sorpresa negativa che rallenta la dinamica congiunturale dell’attività economica e che rischia di compromettere la possibilità di crescere oltre l’1% già nel 2015″, osservano Confcommercio, anche se “non esclude che, tra la fine dell’anno in corso e i primi mesi del 2016, ci possa essere una significativa accelerazione della ripresa che potrebbe portare la variazione del Pil sopra le stime governative”. Di tutt’altro parere invece le associazioni dei consumatori che, per voce di Trefiletti (Federconsumatori), e Lannutti (Adusbef): “Siamo ancora sotto la dittatura dello zero virgola. Non riusciamo ad andare oltre”. Ma la situazione fotografata dall’Istat non lascia grossi margini d’entusiasmo, anche perché “Il lieve rialzo dell’inflazione – sottolinea – è principalmente imputabile all’accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+4,1%, da +3,3% di settembre) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,4%, da +1,1% del mese precedente). Questi aumenti sono in parte bilanciati dall’accentuazione della flessione dei prezzi degli Energetici regolamentati (-2,0%, da -1,1% di settembre), dovuta a quella del Gas naturale (-3,2%, da -0,5% di settembre)”.

    T.