Italia Unica: Passera, ’cantiere’ al via, ma no partito personale

    Al via li cantiere di ’Italia Unica’. A presentarlo negli Studios di Roma, l’ex ministro per lo Sviluppo economico del governo Monti, Corrado Passera. “Oggi apriamo il cantiere in cui si lavora insieme. E’ l’opposto del partito personale”, ha detto Passera. “Sono contrario ai partiti personali perche’ molto spesso portano a populismi che sono una malattia grave”. No al leader solo che parla “dove non e’ tanto una questione di proposte ma di slogan – ha sottolineato – certo, la comunicazione sara’ importante, ma concreta, fattuale e controllabile. I populismi se sono solo comunicazione hanno bisogno di dosi sempre maggiori di demagogia. Noi siamo alternativa a tutti i populismi che zavorrano il Paese”. Ha detto ancora Passera sottolineando che: “si vince solo se si fanno squadre fortissime. Nessuno, ha sottolineato presentando il progetto ” ci puo’ dare garanzie per il futuro. Pero’ vogliamo che valgano soltanto regole, merito e che non ci mettiate limiti alle nostre aspirazioni. Non chiediamo garanzie, ma spazio e regole che hanno a che fare – ha ribadito – con il merito e con le competenze”. Il nome del nuovo movimento non e’ scelto a caso, ha poi spiegato Passera, perche’ “dentro la parola unica c’e’ l’amore per il nostro paese, il rispetto e l’orgoglio per la specialita’ dell’Italia e l’unita’ dell’Italia. Un paese unico al mondo che vogliamo servire e far tornare a essere protagonista”. Un paese che per essere rimesso in moto ha bisogno di un calcione perche’con i pizzicotti il gigante della recessione non si batte”, ha detto ancora Passera rilanciando la proposta che campeggia nel manifesto di Italia Unica: inserire 400 miliardi di euro per la crescita economica, nel rispetto di vincoli “che ci siamo dati con l’Europa”. “Una botta immediata e riforme su tutto per migliorare la vita delle famiglie e delle imprese”. E’ critico Passera sulla riforma elettorale: “Abbiamo bisogno di una legge elettorale che favorisca sul serio la partecipazione e la governabilita’. Non l’Italicum che e’ Porcellum bis”. “Bisogna semplificare le istituzioni” e nella pubblica amministrazione chiarire chi sia il “responsabile ultimo”, sottolinea. L’ex ministro dello Sviluppo economico del governo Monti, propone poi un governo “con non piu’ di 12 ministeri forti” e sulla modifica del Senato incalza: “una sola Camera, senza pasticci come invece si sta facendo”. Continua con il tema delle riforme l’ex ministro dello Sviluppo economico nell’ambito della presentazione di Italia Unica agli studios di Via Tiburtina. “Bisogna correggere alcune abitudini che non passano con i partiti troppo spesso al servizio esclusivo del loro interesse”. “Sanita’, Rai e imprese pubbliche non devono essere piu’ cosa loro perche’ questo e’ bene per tutti”. E ancora: “bisogna riportare la politica ad uno spirito di servizio togliendo ai partiti quel ruolo sproporzionato” che e’ stato affidato loro. “Lo Stato deve occuparsi di regole, programmi e controlli, non deve possedere imprese. Bisogna costruire un Paese nuovo” sottolinea ancora Passera che propone di destatalizzare, come regola generale, tutte le partecipazioni pubbliche anche se e’ evidente che ci sono alcune “reti essenziali”. “La democrazia ha bisogno di due gambe perche’ con una sola non si va da nessuna parte”. Corrado Passera guarda ai moderati dell’area popolare e liberale e presentando il progetto di Italia Unica sottolinea: servono “due grandi partiti che fanno riferimento alle due grandi famiglie europee”. E nell’area dei popolari e dei liberali l’Italia ha una presenza “troppo piccola e non sufficientemente appropriata. Li’ ci sono radici forti e bellissime”, ha osservato Passera citando fra gli altri Einaudi e De Gasperi. “Creiamo queste due gambe. Due partiti a vocazione maggioritaria in grado di contendersi parte del centro e che possono immaginare di collaborare in caso di crisi. Questa – dice ancora – e’ una democrazia solida. Un piccolo partitino di centro non ci interessa, serve un nuovo grande partito orientato allo sviluppo e che rappresenta la maggioranza dei cittadini”. Il risultato di Renzi e del Pd al 40% deriva “soprattutto dal fatto che Renzi ha giocato a porta vuota. Non c’era un vero avversario sull’altro fronte che rappresentasse un’alternativa reale e credibile”. Lo ha detto Corrado Passera commentando gli ultimi risultati elettorali. “E non dimentichiamo che il 50% dei cittadini non ha votato. Questo e’ un urlo del vuoto. Tutti i risultati” ottenuti alle elezioni europee “vanno divisi per due”, ha aggiunto. “Il Pd ha addirittura avuto un milione in meno dei voti raggiunti con il 33% di Veltroni. E’ stata una netta vittoria ma con il 20% dei cittadini” e con dei voti “alcuni dei quali sono pure in prestito. Mai come oggi viene chiesto di riempire un vuoto – ha detto ancora Passera – e noi dobbiamo farlo”. Continuando l’analis sul risultato delle ultime elezioni europee, l’ex ministro per lo Sviluppo economico del governo Monti ha osservato: “Si e’ arrivati al voto dopo una campagna elettorale piena di minacce e avvisi di sfratto, la democrazia e’ stata spesso umiliata in un dibattito sterile e il risultato e’ stata un’affluenza bassa come non mai. Il post elezioni e’ stato peggiore. Ci sono state vanterie da una parte e nessuna autocritica dall’altra”. “Non sono d’accordo sulle politiche di questi ultimi quattro mesi – ha detto ancora Passera – quello che e’ stato fatto non e’ sufficiente. L’Italia non puo’ reggere la politica di questi quattro mesi, figuriamoci se dura per altri anni. Renzi ha saputo imprimere ritto e vivacita’ che si erano persi. Ma la vivacita’ e’ servita in tanti casi a mascherare la fragilita’ delle proposte”. E ancora: “Renzi ha vinto per degli eventi difficilmente ripetibili: la grande voglia di nuovo, l’operazione degli 80 euro, di tipo elettorale, la sindrome da ultima spiaggia per cui tante persone hanno votato Pd” per timore di Grillo. “Mi aspetto un crescendo di annunci, una sempre maggiore confusione fra titoli delle riforme e risultati, poche realizzazioni e poi una fortissima insofferenza” e allora per “nascondere la mancanza di risultati, si comincera’ a parlare di elezioni anticipate. E’ una strada gia’ scritta”. Lo ha detto Corrado Passera nel corso della presentazione del progetto di Italia unica. “Nel frattempo, al grido di ’adesso tocca a noi’ vedremo l’occupazione di tutte le posizioni di potere e di sotto potere da parte di questo governo”, ha aggiunto l’ex ministro che non ha mancato di osservare: “Addirittura, si sente parlare di partito unico. Italia unica, certo. Ma Pdu, Partito democratico unico, assolutamente no grazie. L’unica giustificazione che permette uno strabordare crescente – ha avvertito – e’ che dall’altra parte c’e’ il vuoto”. “Il Gattopardo ha ricominciato a colpire. Ha preso le sembianze del ghepardo, perche’ va molto piu’ veloce ma il risultato e’ lo stesso”. C’e’ “grande rischio di pensare che il cambiamento necessario si sia messo in moto. Vedo un gran susseguirsi di annunci, pochi fatti. Non e’ una tecnica inventata da Renzi ma a forza di cio’ si e’ arrivati a dieci milioni di persone senza lavoro”, ha osservato Passera per denunciare che “certe riforme sono fatte per non cambiare niente”. E ancora: “Sappiamo che si puo’ fare molto di piu’” visto che il giudizio della situazione di partenza “e’ molto negativa”.