L’ADDIO DI NANDO

    Dopo 17 anni di Formula 1 Fernando Alonso, campione del mondo 2005 e 2006, dice basta. Il “circus” perderà così, a fine stagione, uno dei personaggi di spicco del mondiale. 37 anni, 2 titoli mondiali e la vittoria alla 24 ore di Le Mans, sono sufficienti a convincere il pilota spagnolo ad abbandonare la F1 e cercare nuove sfide.
    Probabilmente, la decisione di “Nando”, è spinta dalla voglia di conquistare la terza corona, quella che gli verrebbe consegnata solo con la vittoria della 500 Miglia di Indianapolis e, che lo collocherebbe di diritto nel hall of fame di questo sport. Già, dopo essere stato campione del mondo di Formula 1, dopo aver vinto Le Mans, l’ultimo tassello mancate per prendersi un posto tra i più grandi di tutti i tempi, è la vittoria sul catino di Indianapolis.
    Tale imprese è riuscita solo a Graham Hill e ora, forse, toccherà ad Alonso. Il pilota nato a Oviedo non ha fatto trapelare ancora nulla, ha parlato semplicemente di nuove sfide e la logica degli appassionati, facilmente fa pensare che tenterà nuovamente di vincere la 500 Miglia, dopo lo sfortunato tentativo fatto nel 2017.
    In ogni caso non sarà per la “Triple Crown” che Fernando Alonso sarà considerato uno dei grandi di questo sport. In questi 17 anni ha dimostrato veramente tanto, ha spezzato l’egemonia Schumacher-Ferrari, ha sfidato per primo il golden boy di Ron Dennis e ogni domenica ha riempito di orgoglio ogni staccata, come può fare solo chi sa di avere una reputazione da difendere.
    L’anno prossimo, il mondiale di F1, sarà semplicemente un po’ diverso. Mancheranno i suoi team radio satirici, la sua personalità, il suo modo di correre.
    Dal quel lontano 2001 in cui “Magic Alonso” esordì a bordo della Minardi PS01, sono passati tanti anni. Dopo la Minardi ci sono state la Renault, la McLaren, di nuovo la Renault, il sogno Ferrari e ancora la McLaren. In queste quattro scuderie quel timido ventenne senza barba, è divenuto prima un uomo, poi un campione e infine una leggenda.