L’ultimo, silenzioso, saluto al piccolo Loris – di Simone Lorusso

    Loris-Stival4Quattro corone di fiori e una folla di gente proveniente da tutto il paese saranno l’amaro contorno dell’estremo saluto al piccolo Loris, il bambino ucciso il 29 novembre scorso, che si terrà oggi nel suo paese di Santa Croce Camerina. Un funerale, presso la chiesa di San Giovanni Battista, che vedrà la presenza di parenti, persone vicine, amici e curiosi, mossi da questa vicenda. Tutti, insomma. Tutti, tranne sua madre. Una scelta, questa, non partita dalla sua testa ma attuata su forte consiglio del suo avvocato il quale, nonostante le suppliche, ha invitato l’assistita Veronica Panarello, indagata per la morte del figlio, a non partecipare. L’ultimo saluto, secondo il legale, non sarebbe stato accettabile in quelle condizioni, con il tintinnio di scomode manette, una marea di probabili insulti e l’accerchiamento di una squadra di carabinieri solo per lei. Non si saluta un figlio così per l’ultima volta, a prescindere dal risvolto delle indagini e dalla verità dei fatti. Così è ancora rimandato l’incontro tra Veronica e suo marito, Davide Stival, il quale non è mai andato a trovarla in carcere, cambiando anche il legale e prendendone uno tutto per sé.

    Un attrito, tra i due, che oggi passerà in secondo piano davanti alla solennità della cerimonia. Tutto il paese si stringerà attorno al feretro di Loris Stival.“Un corteo partirà dalla scuola Falcone-Borsellino e arriverà fino alla chiesa di San Giovanni” afferma la preside della scuola, Giovanna Campo. Un corteo silenzioso che, almeno per oggi, non ne vuole sapere niente di tintinni e rumori di sbarre che si chiudono. Si è parlato tanto, di tutto, per molti giorni. Si è cercata la verità in ogni modo, si sono sostenute molte ipotesi, viste molti immagini, esaminate molte telecamere. Oggi no. Oggi, sarà il silenzio e il rispetto per il piccolo Loris Stival a trionfare. Probabilmente aveva ragione l’avvocato, Francesco Villardita. Per l’ultimo saluto, la provincia di Ragusa ha bisogno di tutto tranne che di grida e minacce.