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La Roma non molla mai. Ribaltato il Lecce al 94° con Lukaku che prima aveva fallito un rigore. Ora un derby decisivo

Al 91° di Roma-Lecce alzi la mano chi non abbia pensato che la stagione della Roma si sarebbe dovuta concentrare ad inizio novembre su Europa League e Coppa Italia.
Sotto di un gol contro il Lecce dopo aver fallito con Lukaku – al primo errore dal dischetto in Italia – un calcio di rigore al 1’ che avrebbe certamente indirizzato diversamente la gara, i giallorossi annaspavano alla ricerca del pareggio sbilanciandosi in fase difensiva e rischiando persino il raddoppio dei salentini.

Con Mourinho in versione rischiatutto e un 4-2-4 ultraoffensivo (Belotti, Azmoun, Lukaku e Dybala in campo contemporaneamente) che fino ad allora aveva prodotto
pochissimo ecco un magnifico colpo di testa di Azmoun su cross di Zalewsky ad infiammare un Olimpico che per la verità- come sottolineava Mourinho del dopo gara- non aveva mai smesso di far sentire la propria voce d’incitamento.

A distanza di poco meno di 3’ ci pensava Lukaku (al 6 centro in campionato in 9 partite, solo Batistuta aveva fatto meglio in maglia giallorossa nell’era dei tre punti) su assist di un Dybala, ancora miracolosamente in campo, a scacciare definitivamente le streghe di un campionato destinato all’anonimato.

Dall’undicesimo posto al settimo in 137 secondi con una vittoria che potrebbe avere il sapore della svolta stagionale a patto di non uscire sconfitti dal derby in arrivo e che si annuncia decisivo per entrambe le squadre della Capitale. Ancora tanta, troppa fatica, però per venire a capo di una gara
non impossibile.

Anche se stavolta il primo tempo della squadra di Mourinho era stato tra i meno brutti della stagione con una serie di tiri verso la porta avversaria e un Falcone (un portiere tifoso della Roma e da prendere subito) in vena di prodezze.

Con un Dybala a mezzo servizio (“Avevamo deciso che non tirasse i calci da fermo per non rischiare”, ha detto Mourinho, una frase a dir poco preoccupante), ma in grado di  regalare comunque qualche bella giocata e un Lukaku immalinconito dopo il rigore fallito, la Roma ha continuato al piccolo trotto senza mai rischiare nulla in fase difensiva.

Poi un secondo tempo davvero brutto e il finale da roulette russa che certifica comunque la voglia di non mollare mai e di continuare a credere nell’impossibile.

Un merito non da poco della truppa di Mourinho ormai abbonata al gol extra time. Prima del derby la trasferta a Praga per l’Europa League con l’allenatore giallorosso impossibilitato a fare cambi in difesa ma obbligato a gestire i suoi uomini a centrocampo e in attacco, in vista della stracittadina che vedrà la Lazio partire con due giorni di riposi di vantaggio. Ma stavolta non si poteva fare altrimenti e la Lega è giustificata. Parola di Mourinho.

Le pagelle di Roma – Lecce 2-1

Rui Patricio 6,5, Mancini 5 (dal 76’ Kristensen 5,5), Llorente 6, Ndicka 6,5, Karsdorp 6 (dal 76’ Zalewsky 6,5), Cristante 6, Bove 5,5 (dal 68’ Sanches 5), Aouar 5,5 (dal 72’ Azmoun 7), El Shaarawy 5,5 (dal 76’ Belotti 5,5), Dybala 6,5, Lukaku 6
All. Mourinho 6

Claudio Fontanini