E stato il primo cittadino di Latina a pronunciarsi sulle condizioni e le necessità del comparto sanitario del suo territorio. Nel polo ospedaliero Nord di Latina ha detto Giovanni Di Giorgi – persistono gravi carenze di risorse umane e strumentali che penalizzano lerogazione delle prestazioni assistenziali, con evidenti conseguenze per i cittadini. Lindividuazione nel polo ospedaliero Nord di Latina del DEA di II Livello rappresenta un adeguato atto di pianificazione sanitaria in rapporto alle esigenze della popolazione interessata.
Il DEA di II livello costituisce anche un riconoscimento delle potenzialità delle strutture assistenziali della nostra provincia, configurandosi inoltre come occasione di ulteriore crescita professionale per gli operatori sanitari del territorio e conferma della bontà del lavoro svolto. Tuttavia, come detto, esistono gravi e preoccupanti carenze. In particolare alcune strutture come lUrologia, la Neurologia, la Pediatria, le Malattie Infettive, lOncologia, lEmatologia con Trapianto, hanno una dotazione organica di dirigenti medici e di infermieri gravemente insufficiente, mentre apparecchiature indispensabili per la fase diagnostica e terapeutica dellassistenza sono mancanti o mal funzionanti. A tutto questo continua il sindaco Di Giorgi va ad aggiungersi, nella stagione estiva, il peso della popolazione turistica che comporta un aumento esponenziale delle richieste di assistenza nelle strutture sanitarie, aggravando le criticità già esistenti con il rischio di gravi disservizi, e pericolosi sovraccarichi di lavoro per gli operatori. Ritengo necessario, quindi, che la Regione riconsideri ruolo e potenzialità delle strutture sanitarie pontine, prevedendo un adeguamento delle risorse umane e strumentali, e la dotazione di posti letto commisurata agli standard previsti per un DEA di II livello. E questa la mia posizione che intendo portare allattenzione della direzione generale della Asl, della conferenza dei sindaci e della Regione stessa.