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    “Le bare di Bergamo non sono vere, sono quelle di Lampedusa”: cosa c’è dietro il video complottistico

    Una foto e un video da diverse ore circolano sui social con la chiara intenzione di sminuire la portata esiziale del coronavirus. “Quelle bare non sono di Bergamo, ma di Lampedusa. E il fatto risale al 2013”. Il riferimento espresso sia nell’immagine che nel video che sta facendo il video del web è alla foto in cui sono ritratte decine di bare poste una accanto all’altra in una stanza vuota.

    Una fake news per smontarne un’altra

    Alcune settimane fa la foto in questione era stata fatta circolare, sempre tramite l’ausilio dei social network, per testimoniare la furia omicida del coronavirus a Bergamo. Una fake news che in pochi giorni aveva fatto il giro del web. Meglio fare quindi chiarezza: quella foto risale effettivamente al 2013 e fa riferimento alla tragica morte di molti migranti di Lampedusa, ma nessun organo di informazione nazionale l’aveva presa a modello per testimoniare la tragedia avvenuta a Bergamo a causa del coronavirus.

    La foto e il video che stanno circolando in queste ore sui social quindi smontano una fake news alimentandone un’altra, ossia dichiarando che la stampa e il governo stanno ingigantendo la portata reale del problema coronavirus. Basta prendere in esame però un altro scatto per rendersi conto della pericolosità di tali affermazioni: la foto dei camion militari a Bergamo che trasportano le bare fuori dalla città è tristemente autentica e attuale, ed è l’unica utilizzata dagli organi di stampa nazionali, a differenza di quella che riferimento ai fatti avvenuti a Lampedusa.