Erdogan ha annunciato nel corso del discorso programmatico di inizio anno l’invio di truppe in Libia “per sostenere la pace”. Non sono stati forniti ulteriori dettagli della missione. Sul territorio sono già presenti un contingente di 35 soldati con un ruolo di coordinamento a supporto del governo di accordo nazionale di al-Sarraj e, secondo l’osservatorio siriano per i diritti umani, 600 mercenari siriani a servizio della Turchia.
Nel frattempo il generale dell’autoproclamato esercito nazionale Khalifa Haftar ha riferito al ministro degli esteri tedesco Heiko Maas la sua partecipazione alla conferenza di Berlino, prevista il 19 gennaio. A riferirlo è il giornale Al-Hadath, che sul proprio sito aggiunge che l’incontro tra Haftar e Maas di oggi a Bengasi si è svolto “nel tentativo di incrementare gli sforzi mirati ad assicurare il cessate il fuoco”.
Anche Fayez al-Sarraj ha confermato la sua presenza a Berlino. L’annuncio su un post su Facebook della pagina ufficiale del governo di accordo nazionale: “Assisteremo a Berlino per comunicare il nostro messaggio”.
Intanto continuano senza sosta gli spostamenti del premier Conte per trovare una soluzione comune e diplomatica alla crisi. Nel pomeriggio è atteso ad Algeri per un incontro con il collega Abdelaziz Djerad.
Mario Bonito
