Home CRONACA CRONACA ITALIA Maltempo: 80enne ucciso da un ramo. Vento e pioggia ovunque

Maltempo: 80enne ucciso da un ramo. Vento e pioggia ovunque

Puntuale, con l’avvento del maltempo – quello violento – si torna a parlare di disgrazie. Stavolta è accaduto nell’area agricola barese di Altamura, dove un 80enne è stato ucciso sul colpo dal crollo di un grosso ramo. Qui infatti da ore, oltre alla forte pioggia, è il vento a creare grandi difficoltà, soprattutto alla viabilità.
Tuttavia, nell’ambito dell’area Sud della Penisola in balia delle forti precipitazioni, è la provincia di Matera a pagarne il dazio maggiore, con allagamenti e danni che hanno letteralmente paralizzato la circolazione. Diverse le case allagate, con i vigili del fuoco sottoposti ad un vero e proprio tour de force, con i centralini costretti a smistare quasi cento chiamate d’emergenza. Se le scuole si sono ‘salvate’ grazie all’ordinanza preventiva che ne aveva sancito la chiusura, c’è da segnalare l’allagamento di alcuni ambienti dell’ospedale di Matera. Anche nella provincia metapontina la situazione è abbastanza grave, dopo il passaggio di una tromba d’aria a Policoro. Anche qui, la maggior parte dei comuni ha tenuto le chiuse ma, a creare notevoli danni sono state le strade interrotte da frane ed alberi caduti.

Dalla Sicilia alla Campania vento forte e mare agitato

Altrove, nell’area del Mezzogiorno, allerta gialla in Sicilia dove stamane, nel palermitano, nel comune di Isnello si è sfiorata la tragedia per il crollo di una parte del campanile (una croce e parte della sfera in cemento), fortunatamente venuta giù senza colpire nessuno. Nell’isola fino alle 24 di domani persisterà l’avviso per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico, diffuso ieri dalla Protezione Civile locale. Qui a preoccupare, per ovvie ragioni, è più la situazione ‘marina’ che quella ‘terrestre’, causata dall’arrivo “di venti di burrasca sud-orientali, con raffiche di burrasca forte o tempesta e forti mareggiate lungo le coste esposte”, anticipavano i bollettini meteo, che parlano anche di “precipitazioni diffuse e persistenti, a prevalente carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da frequente attività elettrica”. Come per il resto del Sud in questi giorni, precauzionalmente scuole chiuse, ma anche giardini pubblici, mercati all’aperto e cimiteri, dopo la paura di ieri a Licata, colpita da un’improvvisa tromba d’aria.
Al momento in Puglia, scuole chiuse e tanta acqua. Allagamenti e frane nel barese, ma tutto sommato la situazione rimane sotto controllo.
Pioggia forte anche in Campania, dove fino a domani prosegue l’avviso di allerta meteo, con criticità idrogeologica di colore giallo. Fortissimo il vento che rende il mare una furia, rendendo difficoltosi i collegamenti con le isole minori. L’avviso parla di “venti forti dai quadranti occidentali con locali rinforzi e possibili raffiche” e “mare agitato, con possibili mareggiate lungo le coste esposte“.

L’acqua alta oltre Venezia tocca anche Trieste

Brividi nel veneziano stamane intorno alle 5.30 quando, a Venezia e Chioggia, le sirene d’allarme hanno allertato la popolazione dell’imminente arrivo dell’acqua alta. In effetti ha toccato i 130 centimetri, invadendo buona parte del centro storico di Venezia, non risparmiando puntualmente Piazza San Marco (notoriamente uno tra i punti più bassi della città), con la Basilica di San Marco, è stato poi riferito dall’ing. Campostrini, della Procuratoria di San Marco, “con 70 centimetri d’acqua nell’atrio, che sicuramente produrranno danni ai materiali lapidei, mattoni e alle colonne dello storico edificio. Noi abbiamo messo in atto un sistema di valvole e di pompe che protegge la basilica fino ad acque alte di 80 centimetri – ha spiegato ancora il tecnico – ma poco possiamo contro acque alte di 130 centimetri come quella di oggi, e il problema è che sono previsti altri picchi nei prossimi giorni. Stiamo studiando un sistema che possa proteggere i muri e quindi gli intonaci e i mosaici anche con le acque alte eccezionali, ma c’è bisogno dell’intervento dello Stato. Era stato preannunciato da parte del Provveditorato alle Opere Pubbliche e dal suo concessionario il Consorzio Venezia Nuova un progetto per proteggere e impermeabilizzare tutta piazza San Marco, di cui oggi però non si sa più nulla – osserva amareggiato Campostrini – la basilica di San Marco deve essere protetta dall’acqua alta il più presto possibile, il tempo non è una variabile indipendente, una protezione tra 10 anni non è la stessa cosa che averla domani, e l’invecchiamento della basilica ad ogni acqua alta aumenta”.
Infine, l’acqua alta non ha risparmiato nemmeno la città di Trieste, sommergendo Scala reale, e buona parte del Molo Audace. Anche qui, specie in serata, sono attese violente precipitazioni, e forti raffiche di Bora.
Max